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Transaminasi alte, la dottoressa Elena Costa spiega quali sono i valori, come leggerli e i sintomi a cui prestare attenzione

Transaminasi elevate, la dottoressa Elena Costa illustra quali siano i valori, come interpretarli, le cause e i segnali a cui fare attenzione

Transaminasi alte, la dottoressa Elena Costa spiega quali sono i valori, come leggerli e i sintomi a cui prestare attenzione
Foto Wikimedia Commons

Cosa sono le transaminasi

Le transaminasi rappresentano enzimi essenziali per il corretto funzionamento del corpo umano, specialmente per il metabolismo degli aminoacidi. Un aumento dei livelli di transaminasi nel sangue, può voler dire problemi di salute, soprattutto in relazione al fegato. Il Gruppo San Donato ha esplorato cosa sono le transaminasi, le principali cause che possono portare a un incremento dei loro valori e i sintomi più frequenti, parlandone con dottoressa Elena Costa, Responsabile del Laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche all’IRCCS Policlinico San Donato, e il suo team. Esistono due principali transaminasi presenti nel sangue:

– ALT (alanina aminotransferasi), conosciuta anche come GPT, si trova principalmente nel fegato;

– AST (aspartato aminotransferasi), nota anche come GOT, è presente soprattutto nel fegato, ma in quantità minori si trova anche nel cuore, nel muscolo scheletrico e nei reni.
Le transaminasi possono essere valutate attraverso un prelievo di sangue, da eseguire su indicazione del medico di base o dello specialista che segue il paziente.

I valori normali

La dottoressa Costa afferma che i livelli standard di transaminasi nel sangue, possono variare leggermente in base al laboratorio che esegue l’analisi, ma generalmente sono questi i valori di riferimento:

– ALT (alanina aminotransferasi) o GPT: 7-55 U/L;

– AST (aspartato aminotransferasi) o GOT: 8-48 U/L.

Valori bassi

Valori bassi di transaminasi possono essere causati da una carenza di vitamina B6, che svolge un ruolo fondamentale come cofattore per l’attività di questi enzimi. Quando si verifica una carenza di vitamina B6, l’attività delle transaminasi può diminuire, comportando valori più bassi rispetto a quelli normali.

Transaminasi elevate: quali sono i valori e come interpretarli

La dottoressa Benedetta Rampoldi, esperta in Biochimica Clinica del laboratorio del Gruppo San Donato, ha dichiarato che un incremento dei valori di ALT e AST potrebbe suggerire un danno oppure un’infiammazione del fegato, tuttavia alti livello possono anche essere associati a disturbi cardiaci, muscolari o ad altre problematiche. Ha poi aggiunto, che un leggero incremento potrebbe essere determinato da elementi temporanei, come un’infezione o l’assunzioni di medicinali, mentre valori molto elevati, solitamente indicano condizioni più gravi come epatiti o danni al fegato.

Aumento valori ALT

L’incremento dei valori ALT delle transaminasi può segnalare vari problemi a seconda dell’entità:

– aumento lieve: potrebbe essere causato da disturbi metabolici come la sindrome metabolica o il diabete;

– moderato aumento: valori che risultano da 2 a 3 volte più alti rispetto al limite consentito. Le potenziali motivazioni possono comprendere il fegato grasso, l’assunzione contenuta di alcol oppure infezioni virali di lieve entità;

– aumento significativo: i livelli superano di oltre 10 volte il limite consentito, indicando possibili epatiti acute (sia virali che indotte da farmaci), intossicazioni o cirrosi avanzata.

Aumento dei valori AST

Diversamente dalle ALT, le AST non sono esclusive del fegato, quindi un loro incremento può segnalare danni in altri tessuti:

– Aumento lieve: frequentemente collegato a infiammazioni o danni al fegato, ma può anche essere connesso a difficoltà cardiache o muscolari;

– significativo aumento: può segnalare gravi danni al fegato (come l’epatite acuta), ma è possibile che sia legato anche a un infarto o a gravi traumi muscolari.

Per quanto riguarda l’incremento delle AST, ci sono altri aspetti da considerare:

– i sintomi, che dovrebbero essere valutati da uno specialista. Ittero, stanchezza, nausea o dolore addominale potrebbero indicare un problema epatico rilevante;

– altri esami: come la bilirubina, la fosfatasi alcalina e la gamma-GT (GGT), che sono utili per valutare la salute del fegato.

Cause delle transaminasi alte

Le transaminasi elevate possono essere causate da diverse condizioni, principalmente associate a infiammazioni o lesioni epatiche, ma non solo. In caso di danno, le transaminasi tendono a fuoriuscire dalle cellule e a inserirsi nel sangue, provocando un incremento dei loro livelli nel flusso sanguigno. Ecco alcune delle cause più comuni:

epatite: infezioni virali (epatite A, B, C, D, E) o epatite autoimmune;
steatosi epatica (fegato grasso): accumulo di grasso nel fegato;
obesità;
abuso di alcol o consumo eccessivo di alcol;
cirrosi;
pancreatite;
danni al fegato provocati da farmaci o sostanze tossiche;
mononucleosi;
malattie intestinali;
disturbi alla cistifellea;
celiachia;
infarto cardiaco;
distrofia muscolare;
lesioni muscoloscheletriche;
reazioni emolitiche;
tumori.

Incrementi molto alti di transaminasi (oltre 2000 U/L) sono spesso osservati in casi di epatiti virali acute, danneggiamenti causati da medicinali o tossine, e in situazioni di ischemia epatica, che si verifica quando il flusso sanguigno al fegato è ridotto.

Nei casi di epatite acuta, i livelli di transaminasi rimangono elevati per un periodo di 1-2 mesi e possono richiedere dai 3 ai 6 mesi per tornare ai valori normali. Nell’epatite cronica, invece, i livelli di transaminasi sono solo moderatamente alti; pertanto, è essenziale monitorare la loro evoluzione tramite analisi regolari. Tuttavia, l’entità dell’aumento delle transaminasi non è necessariamente correlata all’ampiezza del danno epatico.

I sintomi da non sottovalutare

I segnali di transaminasi elevate possono includere:

astenia e stanchezza;
diminuzione dell’appetito;
nausea e vomito;
gonfiore e/o fastidio addominale;
colorazione gialla della pelle;
urine scure e feci chiare;
prurito;
manifestazioni muscolari o cardiache.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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