
Il tumore al pancreas e i primi sintomi da saper individuare: i segnali illustrati dal Professor Massimo Falconi
Il tumore al pancreas rappresenta una delle forme oncologiche più temibili e difficili da diagnosticare in tempo utile. Solo in Italia vengono registrati circa 14.000 nuovi casi ogni anno e, nonostante i progressi della ricerca, le percentuali di sopravvivenza restano ancora basse. Si tratta di una malattia spesso subdola, che tende a manifestarsi con sintomi poco specifici e facilmente confondibili con disturbi gastrointestinali comuni. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sul Tumore al Pancreas, il Professor Massimo Falconi, responsabile dell’Unità di Chirurgia del Pancreas e dei Trapianti dell’IRCCS Ospedale “San Raffaele” di Milano, ha illustrato a GruppoSanDonato.it quali sono i campanelli d’allarme che devono spingere a consultare uno specialista e come intervenire per tempo.
I primi sintomi da non ignorare
Il Professor Falconi ha spiegato che i sintomi iniziali del carcinoma pancreatico sono spesso aspecifici e subdoli, ma riconoscerli può fare la differenza tra una diagnosi precoce e una tardiva. Il dolore addominale è tra i segnali più comuni: può localizzarsi nella bocca dello stomaco, nella parte alta dell’addome o irradiarsi fino alla schiena. Nelle fasi iniziali tende a comparire in modo intermittente ma diventa progressivamente più intenso e continuo con l’avanzare della malattia. Altro sintomo da tenere sotto controllo è il dimagrimento improvviso e non giustificato da cambiamenti nella dieta o nell’attività fisica. Spesso, questi disturbi vengono sottovalutati o scambiati per disturbi digestivi.
Altri segnali
Tra i sintomi più distintivi del tumore al pancreas c’è l’ittero, ovvero l’ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi. Questo fenomeno compare soprattutto quando la neoplasia si sviluppa nella testa del pancreas, provocando un’ostruzione dei dotti biliari. Si tratta di un segnale clinico che richiede un controllo immediato, poiché è altamente sospetto di una patologia pancreatica. Un altro indizio importante è l’insorgenza improvvisa di diabete in persone non obese e senza particolari fattori di rischio metabolici. Questa condizione può manifestarsi fino a un anno prima della diagnosi del tumore: il pancreas, compromesso dalla malattia, riduce la secrezione di insulina e causa un’intolleranza agli zuccheri.
Cause, fattori di rischio e possibilità di trattamento
Le cause del tumore al pancreas sono multifattoriali e includono invecchiamento, fumo, dieta poco equilibrata, abuso di alcol e sedentarietà. In circa il 10% dei casi la malattia presenta una componente ereditaria che aumenta la predisposizione familiare. Per la diagnosi il primo esame consigliato è l’ecografia addominale, seguita dalla TAC, che consente di individuare eventuali lesioni o dilatazioni anomale dei dotti pancreatici. Oggi il trattamento prevede un approccio multidisciplinare che combina chirurgia, chemioterapia e terapie mirate, a seconda dello stadio della malattia. L’intervento chirurgico resta l’unica possibilità di guarigione nei casi operabili, anche se la ricerca sta facendo passi avanti.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.