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Tumore alla vescica, il dottor Danilo Zani spiega qual è il sintomo più importante al quale prestare attenzione

Cancro alla vescica, il dottor Danilo Zani spiega qual è il sintomo più importante al quale prestare attenzione. I fattori di rischio e la diagnosi

Tumore alla vescica, il dottor Danilo Zani spiega qual è il sintomo più importante al quale prestare attenzione
Medico, immagine di repertorio. Fonte foto: pxhere.com

Il tumore alla vescica: chi è a rischio

Il tumore alla vescica costituisce il 3% dei tumori urologici, ma è la neoplasia urologica più frequentemente diagnosticata dopo quella della prostata. E’ quanto afferma il dottor Danilo Zani, Responsabile dell’U.O. di Urologia dell’Istituto Clinico Città di Brescia, con il quale Il Gruppo San Donato ha approfondito l’argomento. La neoplasia vescicale è una condizione che colpisce sia uomini che donne, con una notevole incidenza tra le persone di età compresa tra i 60 e i 70 anni. Secondo le statistiche epidemiologiche, il numero di casi diagnosticati annualmente negli uomini rimane costante, suggerendo che si è raggiunto un plateau (una stabilizzazione) in questo trend, mentre si stanno registrando un aumento, sebbene lento, delle diagnosi di neoplasia vescicale nelle donne.

I sintomi del tumore alla vescica

Senza dubbio, il segnale più significativo da monitorare è la presenza di sangue nelle urine, conosciuta come ematuria, che può interessare sia uomini che donne. Questo sintomo si riscontra nell’80-90% dei pazienti a cui è stato diagnosticato un cancro alla vescica. L’ematuria può manifestarsi in due modi:

  • macroscopica, visibile ad occhio nudo;
  • microscopica, identificabile solo attraverso esami specifici delle urine.

Altri segni rilevanti, anche se meno comuni, includono disturbi urinari di natura irritativa, come:

  • necessità frequente di urinare;
  • sensazione di un impulso molto forte;
  • sentire il bisogno di urinare ma rilasciare solo poche gocce.

Inoltre, alcuni tumori aggressivi che bloccano il passaggio dell’urina da uno dei due reni possono provocare un dolore sordo nella zona laterale dell’addome, specialmente su un lato della schiena. Tuttavia, questi segnali sono piuttosto rari e non usuali.

I fattori di rischio

Esistono vari fattori di rischio correlati allo stile di vita e alle seguenti categorie:

  • professionale: per esempio, chi lavora a stretto contatto con sostanze tossiche senza protezione adeguata;
  • ambientale: un esempio è la schistosomiasi, un’infezione causata da un verme parassita presente nelle acque dolci delle aree subtropicali e tropicali;
  • genetico: si potrebbe avere una predisposizione a questo tipo di tumore, senza però avere una mutazione genetica.

Tuttavia, uno dei principali fattori di rischio è sicuramente il fumo di sigaretta, che ha un impatto significativo, stimato nel 50% dei casi. Il dottor Danilo Zani spiega che le sostanze dannose contenute in una sigaretta, una volta filtrate dai reni, arrivano all’urina, che, rimanendo a contatto con la parete interna della vescica, può causare mutazioni cellulari che portano alla formazione di un tumore. Il pericolo aumenta in base al numero di sigarette fumate e agli anni trascorsi con questa pessima abitudine. L’esperto aggiunge che è importante sottolineare che anche il fumo passivo, sfortunatamente, comporta un rischio di sviluppare il tumore della vescica.

La diagnosi

Per rilevare una neoplasia alla vescica, si avvalgono indagini iniziali, come l’ecografia, che è semplice e non invasiva, ma offre un’ottima specificità, e la citologia delle urine, che prevede la raccolta di tre campioni di urina in tre giorni distinti. Se sorge un sospetto diagnostico, è consigliabile procedere con esami di secondo livello, come la TAC, nel caso si sospetti un interessamento dell’uretere o del rene, oppure la cistoscopia, anche in forma ambutoriale, che permette una diagnosi diretta. Questo ultimo esame è decisamente più sopportabile rispetto al passato, grazie all’uso di cistoscopi flessibili a fibra ottica, che sono notevolmente meno invasivi. Infine, i test molecolari sono raramente impiegati per diverse motivazioni. Comunque, come per tutte le malattie neoplastiche, è fondamentale che la diagnosi sia effettuata in modo tempestivo e precoce.

 

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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