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Tumore allo stomaco, attenzione a questi sintomi “comuni” da non trascurare per una diagnosi precoce

Il tumore allo stomaco è una malattia aggressiva difficile da curare in quanto spesso viene scoperta in modo tardivo. Ecco quali sono i sintomi da non ignorare.

Tumore allo stomaco, attenzione a questi sintomi “comuni” da non trascurare per una diagnosi precoce
Medico, immagine di repertorio. Fonte foto: pxhere.com

Tumore allo stomaco e l’importanza delle diagnosi precoci

Il tumore allo stomaco è una malattia aggressiva che ancora oggi resta molto difficile da curare in quanto spesso viene scoperta in modo tardivo. Negli giorni scorsi – come si legge su “Corriere.it” – negli Stati Uniti hanno destato grande clamore le conclusioni di un nuovo studio che ha evidenziato come negli Usa finalmente siano in aumento le diagnosi precoci. Il merito secondo gli autori è da attribuire in particolar modo alle vaste campagne di informazioni, oltre che al miglioramento delle tecniche diagnostiche. Inoltre, grazie all’arrivo dei nuovi farmaci si sta allungando anche la sopravvivenza dei malati, anche di quelli che si trovano in uno stadio avanzato della malattia.

Tumore allo stomaco, chi è più a rischio

Diagnosticare in modo precoce il tumore allo stomaco, dunque, è assolutamente fondamentale e in tal senso esistono dei sintomi che non vanno trascurati e dei quali vi daremo conto nel paragrafo successivo. A non sottovalutare i campanelli d’allarme – come si legge su “Corriere.it” – devono essere soprattutto coloro che sono più a rischio di ammalarsi, vale a dire chi soffre di gastrite atrofica, di un’infezione cronica provocato dall’Helicobacter pylori o di reflusso gastro-esofageo che causa un’infiammazione cronica per via della persistente esposizione agli acidi gastrici. Inoltre, ha maggiori possibilità di ammalarsi di tumore allo stomaco chi fuma, è in sovrappeso o è obeso. Infine, esiste anche la storia familiare: in tal senso, solo una piccola quota di casi è ereditaria (l’8%), ma parlarne con un medico può risultare decisivo per avvisare (se consigliato) l’iter di consulenza genetica e, nel caso, seguire tutte le strategie di prevenzione previste.

I sintomi del tumore allo stomaco che non vanno trascurati

Per giungere ad una diagnosi tempestiva che può consentire la guarigione e salvare la vita – come riportato da “Corriere.it” – è molto importante prestare attenzione ad una serie di segnali che possono risultare “comuni”, ossia non specifici e in molti casi non spia di problematiche gravi. In ogni caso, però, è meglio rivolgersi al medico in caso di disturbi persistenti nella digestione, inappetenza, difficoltà nella deglutizione, perdita di peso senza che vi sia una spiegazione apparente, la sensazione di pienezza dopo aver consumato i pasti, il senso di nausea e vomito, pirosi (ossia bruciore localizzato dietro allo sterno), la presenza di sangue nelle feci o feci che appaiono neri, oltre ad un senso di stanchezza cronica. Claudia Santangelo, presidente dell’associazione Vivere Senza Stomaco si può, ha sottolineato che si tratta di sintomi con i quali ancora oggi troppe persone finiscono per convivere per mesi o anni. Migliaia di italiani, infatti, trascurano problemi di natura digestiva o acidità di stomaco che non vanno via dopo un ciclo di cure e, invece, dovrebbero rivolgersi senza indugi ad uno specialista e fare una gastroscopia. Lo stesso dovrebbero fare coloro che soffrono di reflusso gastroesofageo senza riuscire a trarre benefici dalle terapie.

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Tumore allo stomaco, in Italia casi in diminuzione

Carmine Pinto, direttore dell’Oncologia Media al Comprehensive Cancer Centre dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia – come si legge su “Corriere.it” – spiega che ogni anno sono oltre 15.000 gli italiani che ricevono una diagnosi di carcinoma gastrico e di questi solo un caso su cinque viene scoperto in una fase che ne possa consentire la guarigione con l’intervento chirurgico. Nel corso degli ultimi anni i casi di carcinoma gastrico risultano in diminuzione ne nostro Paese e, sebbene il tasso di sopravvivenza a 5 anni sia attorno al 33%, grazie ai passi in avanti che sono stati compiuti dalla ricerca scientifica vi sono nuovi farmaci che stanno aiutando ad allungare la vita dei pazienti, migliorandone anche la qualità.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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