
Che cosa sono i tumori testa-collo
I tumori che colpiscono la testa e il collo, noti anche come tumori del distretto cervicofacciale o delle vie aerodigestive superiori, includono diverse neoplasie che possono manifestarsi nelle strutture aereo-digestive superiori quali la lingua, il naso, la bocca, la laringe, la faringe, le gengive, i seni paranasali e le ghiandole salivari. La laringe è la parte più colpita, a seguire il cavo orale e la faringe. Il 90% circa di queste neoplasie consiste in carcinomi a cellule squamose, che hanno origine dalle cellule squamose che si trovano sulla superficie di vari tessuti. Altri tipi di tumori, quali i melanomi, i sarcomi, i linfomi o i tumori delle ghiandole salivari, sono meno frequenti, ma comunque importanti.
I sintomi che persistono per oltre tre settimane
Dolore alla lingua, ulcere persistenti, macchie rosse o bianche all’interno della bocca, mal di gola e raucedine che non migliorano, difficoltà o dolore mentre si mangia, gonfiore del collo, ostruzione nasale unilaterale o sanguinamento dal naso: questi sono i segnali dei tumori testa-collo che non devono essere ignorati se durano oltre le tre settimane. Questo avviso proviene dall’Associazione italiana di oncologia cervico-cefalica ETS, che anche quest’anno – come riporta Ansa – sostiene la campagna ‘Make sense campaign’, un’iniziativa volta ad aumentare la consapevolezza riguardo ai tumori della testa e del collo. Tali neoplasie sono spesso sottovalutate, ma si trovano al settimo posto per diffusione in Europa. Dal 15 al 20 settembre, con il motto ‘1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita’ più di 140 centri distribuiti in tutta Italia, oltre a uno in Albania, offriranno giornate di screening precoce gratuite, disponibili sia con accesso libero che su prenotazione.
La difficoltà della diagnosi
Uno dei fattori più problematici dei tumori nella zona testa-collo, che comprendono tutte le neoplasie originate in questa regione, ad eccezione di occhi, cervello, orecchie ed esofago, è la difficoltà nel diagnosticare la malattia. Questi tumori si presentano con sintomi comuni, che possono facilmente essere confusi con disturbi di tipo stagionale o minori. Però, c’è una strategia per tenerli a bada: è sufficiente tenere a mente la regola ‘1×3’. Se un sintomo sospetto associato ai tumori della regione testa-collo si protrae per tre settimane o più, è fondamentale consultare un medico; una diagnosi precoce può davvero fare la differenza. Nei pazienti in cui il tumore viene scoperto nelle prime fasi, la percentuale di sopravvivenza supera l’80-90% (se non ci sono linfonodi coinvolti). Nel 2022, in Italia, si stimavano circa 9. 750 nuove diagnosi di tumori cervico-cefalici, con una maggiore frequenza negli uomini (7. 050 casi) rispetto alle donne (2. 700 casi). Ad oggi, si contano circa 57. 900 persone in Italia che convivono con una diagnosi di tumore nella zona testa-collo (senza contare i tumori alla laringe), di cui 36. 100 sono uomini e 21. 800 sono donne.
I fattori di rischio
I principali fattori di rischio (specialmente per i tumori della bocca, dell’ipofaringe, dell’orofaringe e della laringe) sono l’uso di alcol e tabacco, che si calcola siano la causa del 75% dei casi; il pericolo aumenta notevolmente per chi utilizza entrambi. Altri elementi di rischio, includono una scarsa igiene orale e un consumo insufficiente di frutta e verdura.
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