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Mercoledì 13 Marzo
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Una molecola nei broccoli può combattere il cancro: ecco come

Una sostanza presente nei broccoli può disattivare il gene che alimenta i tumori: il risultato della ricerca della Harvard Medical School

Una molecola nei broccoli può combattere il cancro: ecco come
Una molecola nei broccoli può combattere i tumori: ecco come - Foto Pixabay

Una molecola contenuta nei broccoli può combattere il cancro: come funziona

I broccoli nuovi alleati nella lotta contro il cancro: questa è la scoperta scientifica del momento, frutto dello studio del Centro Medico Beth Israel Deaconess della Harvard Medical School, coordinato dallo scienziato italiano Paolo Pandolfi. All’interno dei broccoli, come illustra la ricerca pubblicata anche sulla rivista Science, ci sarebbe infatti una molecola in grado di disattivare il gene che agevola lo sviluppo del tumore nelle cellule. Vediamo di cosa si tratta.

La molecola anti tumorale

La molecola in questione è l’indolo 3-carbinolo, una particella presente in grandi quantità nei broccoli ma anche in broccoletti, cavoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, ravanelli, rape. Stando agli studi dei ricercatori di Harvard, questa molecola è in grado di contrastare il gene Wwp1: questo gene, presente nell’organismo, a sua volta produce una piccola proteina che inibisce la capacità di un altro gene, il gene Pten, di sopprimere il tumore. Questa “relazione complicata” tra geni Pten e Wwp1 verrebbe però contrastata dall’indolo 3-carbinolo.

I test sugli animali e le nuove frontiere

I ricercatori hanno sottoposto alcune cavie malate di tumore a un esperimento, l’assunzione di indolo-carbinolo 3. L’obiettivo degli scienziati era riattivare il gene Pten, aggirando l’azione del gene Wwp1, e permettergli di agire sulle cellule tumorali. I risultati sono stati positivi: ovviamente il cancro non è stato debellato in questo modo, ma ci sarebbero i presupposti per andare avanti con lo sviluppo del broccolo in ottica antitumorale. Ma soprattutto i ricercatori sono giunti a una conclusione importante: “lo sviluppo di farmaci – come spiega il dott. Pandolfi – basate su composti di indolo 3-carbinolo che vadano direttamente a disattivare il gene Wwp1, permettendo al gene Pten di agire sulle cellule tumorali senza più inibizioni”.

Quanti broccoli mangiare per sconfiggere il cancro?

E questa la domanda che, sicuramente, in tanti si stanno ponendo: quanti cavoli, cavoletti o broccoli si dovrebbero mangiare per essere al sicuro dai tumori? La risposta è sconvolgente: come riporta Wired, si dovrebbero ingerire almeno sei chili al giorno di questi cibi, una dose praticamente impossibile da assumere quotidianamente. Motivo per cui, invece di “ingozzarsi” di broccoli e cavoli, è meglio lasciar fare alla scienza…

I broccoli utili anche contro problemi alle vie respiratorie

broccoli, inoltre, sarebbero alimenti utili per combattere infiammazioni o altri tipi di malattie: alcuni ricercatori dell’Università della California, capitanati dal prof. M. Riedl, hanno condotto test specifici e rilevato che le proprietà dei broccoli sono utili per combattere infezioni alle vie respiratorie.

I broccoli contro una rara malattia: la progeria

Un altro gruppo di studiosi tedeschi della TUM (Technische Universität München) ha scoperto che il sulforafano, sostanza contenuta nei broccoli, potrebbe contribuire a mitigare gli effetti della progeria (sindrome di Hutchinson-Gilford) una malattia molto rara che comporta un invecchiamento precoce senza però intaccare la mente, che resta fedele all’età dell’individuo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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