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Vaiolo delle scimmie, l’OMS: “Elevato rischio di contagio in estate”

Il vaiolo delle scimmie, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, rischia di diffondersi più rapidamente in estate a causa del maggiore numero di eventi di aggregazione

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Vaiolo delle scimmie, l’OMS: l’estate può far aumentare i contagi

Con il Coronavirus abbiamo assistito ad un drastico calo dei casi con l’arrivo dell’estate, ma con il vaiolo delle scimmie la situazione potrebbe essere diversa. Secondo l’OMS, infatti, la bella stagione potrebbe far aumentare i contagi: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in particolare sotto la lente gli eventi di aggregazione tipici dell’estate come festival e grandi parti estivi.

Più eventi di aggregazione e meno restriizoni: questi i motivi

Proprio l’estate, per le maggiori occasioni di assembramento oltre che per il venir meno delle misure di restrizione, rappresenta un periodo di potenziale ed elevata propagazione del virus. La trasmissione del vaiolo delle scimmie, come riporta Ansa.it, “si è verificata nel contesto della recente revoca delle restrizioni pandemiche ai viaggi e agli eventi internazionali”: è quanto dichiarato da Hans Henri P. Kluge, direttore dell’OMS per la regione europea.

Kluge: “Gli eventi sono opportunità per impegnati per aumentare la consapevolezza e rafforzare la protezione”

Come spiegato dall’esperto in un documento di aggiornamento, il vaiolo delle scimmie “si è già diffuso sullo sfondo di diversi raduni di massa. Nei prossimi mesi molte delle decine di festival e grandi feste in programma forniscono ulteriori contesti in cui potrebbe verificarsi un’amplificazione”. Proprio questi eventi, però, “forniscono anche potenti opportunità per impegnarsi con persone giovani, sessualmente attive e mobili a livello globale per aumentare la consapevolezza e rafforzare la protezione individuale delle comunità”.

Kluge: “Non sappiamo ancora l’impatto sulla salute degli individui che possono avere gravi esiti del vaiolo delle scimmie”

La maggior parte delle persone che contraggono il vaiolo delle scimmie, come spiega Kluge, “avrà una malattia lieve e che si autolimita ma spiacevole e potenzialmente dolorosa. Non sappiamo ancora, invece, quale impatto sulla salute ci sarà negli individui che possono avere gravi esiti del vaiolo delle scimmie, in particolare i bambini piccoli, le donne in gravidanza e le persone immunocompromesse”.

Kluge: “Non sappiamo ancora se riusciremo a contenerne del tutto la diffusione”

Kluge ha invitato a tenere alta la guardia perché “non sappiamo ancora se riusciremo a contenerne del tutto la diffusione. Abbiamo bisogno di una riduzione significativa e urgente delle esposizioni attraverso una comunicazione chiara, l’isolamento dei casi durante il periodo infettivo e un’efficace tracciabilità e monitoraggio dei contatti”.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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