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Virus West Nile nel Lazio, altra donna anziana perde la vita: sintomi e come prevenire l’infezione

Il numero dei casi registrati nel Lazio è salito a sette: ecco come si manifesta questo virus potenzialmente mortale

Virus West Nile nel Lazio, altra donna anziana perde la vita: sintomi e come prevenire l’infezione
FOTO Science Borealis

La donna era stata ricoverata la scorsa settimana al San Giovanni di Dio di Fondi in stato confusionale

Ha destato sconcerto nella capitale la notizia del decesso della donna 82enne, ricoverata il 14 luglio scorso, alla quale era stata diagnosticata l’infezione dal virus West Nile. La morte è sopraggiunta poche ore fa mentre l’anziana donna si trovava ricoverata presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, in provincia di Latina. La donna, originaria di Nerola (Roma), era giunta in ospedale in gravissime condizioni, con febbre altissima e in stato confusionale.

Il casi accertati finora

Oltre alla vittima i casi di infezione da virus West Nile che sono stati diagnosticati nel Lazio sono stati complessivamente sei, tutti circoscritti nella provincia di Latina. Due di questi si trovano attualmente ricoverati in condizioni critiche preso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Per le altre persone infette la malattia sembra ormai essere stata quasi del tutto debellata senza conseguenze particolari.

Le statistiche

Secondo gli esperti, il numero dei casi attualmente diagnosticati di soggetti affetti da virus West Nile sarebbero sostanzialmente in linea con i dati fatti registrare negli anni precedenti. “Il Ministero della Salute – ha spiegato Maria Rosaria Campitiello (capo del dipartimento di prevedenzione del ministero della Salute – monitora costantemente la situazione in stretto raccordo con la Regione Lazio e in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti”. Dalla stessa fonte si apprende anche che le autorità preposte, per arginare il rischio di contagi, ha attivato il Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025.

La prevenzione

Sappiamo che questo virus potenzialmente mortale viene trasmesso all’uomo tramite una puntura di zanzara (Culex). Il contagio non avviene mai da persona a persona. La malattia non si manifesta con una sintomatologia caratteristica. L’unico sistema per scongiurare il rischio di ammalarsi è quello di tenere lontane le zanzare dalle proprie case, magari facendo ricorso all’uso di repellenti. Quando si sta all’aperto nelle aree maggiormente a rischio, il consiglio degli esperti è quello di indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe. Occorre anche svuotare con elevata frequenza le fioriere e tutti i contenitori dove è presente acqua stagnante.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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