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Vivere vicino al mare fa bene: ecco gli effetti sulla salute e perché si sta meglio che in città

Uno studio scientifico britannico dimostra come vivere lungo la costa agevoli la psiche umana e allontani stress, ansie e depressione

Vivere vicino al mare fa bene: ecco gli effetti sulla salute e perché si sta meglio che in città
Vivere vicino al mare fa bene: ecco gli effetti sulla salute e perché si sta meglio che in città - Foto PixaBay

Vivere vicino al mare: ecco gli effetti sulla salute e perché si sta meglio che in città

Ah, il mare. Il grande amore di milioni di persone, soprattutto degli italiani che (chi più, chi meno) possono raggiungerlo in qualsiasi momento, o almeno rispetto ad altre popolazioni europee. Vivere vicino al mare poi è una vera “botta di salute”. E non è un modo di dire, ma il risultato di un vero studio scientifico dell’Università di Exeter (Gran Bretagna), riportato dal sito NotizieScientifiche.it.

I benefici mentali del mare

I ricercatori dell’ateneo britannico, infatti, hanno dimostrato che vivere vicino al mare è simbolo di miglior salute mentale rispetto a chi vive in città o in montagna o in campagna/collina. Come? In base ai risultati di un test che ha riguardato ben 26mila persone che vivono in Inghilterra. Dal sondaggio è emerso che vivere lungo la costa aiuta ad eliminare ansie, stress e depressione (soprattutto nelle famiglie più povere) che colpiscono chi vive in città o a non meno di 50 km dal mare. Un discorso che riguarda, ovviamente, più la psiche che il fisico.

I suggerimenti degli esperti

Essere a conoscenza del fatto che le persone che vivono nelle famiglie più povere e che al contempo vivono più vicino alla costa mostrano meno disagi riguardanti la salute mentale – ha spiegato Jo Garrett, una delle ricercatrci che ha condotto lo studio, come riporta NotizieScientifiche.itpuò risultare di utilità a livello sanitario o sociale: si potrebbe facilitare, per esempio, l’accesso delle famiglie più povere ad abitazioni più vicine al mare”. Tra le idee dei ricercatori, sicuramente ambiziose, c’è quella di proteggere maggiormente gli “spazi blu” al fine di renderli sempre abitabili.

Camminare velocemente aiuta cuore e polmoni e mantiene giovane l’organismo

Anche camminare fa bene alla salute, ma non basta semplicemente “farlo”. Ci vuole anche un’adeguata velocità per trarne tutti i benefici. Se si cammina velocemente il cervello e l’intero organismo si mantengono più giovani. I benefici ci sono anche per cuore e polmoni, come riporta il sito DiLei.itSi tratta di uno studio condotto dai ricercatori americani e pubblicato sulla rivista scientifica Jama Network Open.

La ricerca

Terie Moffit della Duke University è tra gli autori dello studio ed ha dichiarato che “le persone che vanno lentamente hanno perduto una maggior quantità di volume cerebrale nella mezza età ed hanno prestazioni fisiche e mentali meno efficienti in confronto a chi invece tiene un ritmo di camminata più veloce”. Le persone di mezza età che camminano più lentamente mostrano i segni di un invecchiamento più rapido. L’andatura più veloce invece è un valore che indica cuore e polmoni più efficienti, una buona resistenza allo sforzo e quindi mostra un corpo più tonico.

Lo studio nei dettagli

Sono state esaminate 1.000 persone, nate tra il 1972 e il 1973, alla soglia dei 45 anni. I partecipanti hanno camminato inizialmente al loro passo abituale, poi in modo più rapido possibile. E’ stata eseguita anche una risonanza magnetica cerebrale per rilevare segni di decadimento cognitivo precoce, oltre a una serie di test fisici e mentali. Le persone che avevano il passo più lento mostravano anche segni di invecchiamento precoce e più rapido.

I risultati dello studio sulla camminata

Muoversi regolarmente è la soluzione ideale per tenersi in forma. I ricercatori hanno scoperto che camminare a passo svelto aiuta il cuore, le articolazioni, i polmoni ed il cervello a lavorare al meglio e contrasta anche la tendenza ad andare in sovrappeso. Praticando attività fisica si può ottenere un calo del 2-3 per cento del peso e dell’Indice di Massa Corporea.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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