
Secondo l’esperto non ci sono gli elementi che ci fanno pensare che siamo di fronte ad una catastrofica pandemia infettiva
Sta assumendo i contorni di una vera e propria psicosi collettiva la paura di contrarre il virus West Nile, detto anche “Febbre del Nilo” i cui casi in Italia sono cresciuti in modo esponenziale nelle ultime settimane. Gli esperti hanno però provato a rasserenare gli animi sostenendo in questi giorni che non esistono i presupposti per una vera e propria emergenza sanitaria, sebbene i casi siano in costante aumento da alcuni giorni a questa parte e i decessi ufficiali siano stati complessivamente 8.
La tesi del dottor Perrella
A cercare di smorzare le paure degli italiani ci ha provato il dottor Alessandro Perrella, direttore dell’Unità operativa complessa malattie infettive emergenti dell’ospedale Cotugno di Napoli, in un’intervista concessa al sito Fanpage. Secondo l’esperto, si tratta di una problematica analoga a quella che si è già verificata negli anni precedenti. “Al momento – ha spiegato il dottor Perrella – non ci sono gli elementi che ci fanno pensare che siamo di fronte ad una catastrofica pandemia infettiva”.
Le rassicurazioni
In realtà, ha spiegato l’esperto, si tratta di un virus i cui rischi sono già ben conosciuti e pertanto i medici sanno già quali sono le contromisure opportune da adottare. La prima cosa da fare quando si è punti da una zanzara, soprattutto in coincidenza con una febbre con temperatura elevata, è quella di non scoraggiarsi e di non temere di aver contratto il West Nile, anche perché potrebbe trattarsi soltanto di una banale faringite e nulla più. Bisogna allarmarsi solo in caso di febbre che non passa neanche con i farmaci antipiretici che vengono utilizzati normalmente. In questo caso è opportuno rivolgersi ad un medico specialista per valutare la situazione e prendere le contromisure adeguate.
Chi rischia di più
In genere le persone che contraggono questo virus dopo essere stati punti da una zanzara, non corrono grandi rischi se sono in perfetta salute. Diverso il discorso per le persone affette da patologie gravi e immunodepresse, che possono andare incontro a manifestazioni cliniche molto più significative tali da mettere anche a rischio la sopravvivenza. Come ha spiegato il dottor Perrella non esiste attualmente in commercio un antivirale in grado di contrastare i sintomi di questo virus. Esiste solo un vaccino efficace solo per gli animali, ma non per gli esseri umani, anche se in futuro si pensa che la ricerca possa al più presto trovare un farmaco che immunizzi da questo virus.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.