Yaravirus, nuova minaccia in arrivo dal Brasile: di che si tratta, sintomi e quali rischi corre l’uomo
Neanche il tempo di sconfiggere il coronavirus che arriva una nuova minaccia per la nostra salute: come riportato da The Independent, si tratta dello yaravirus, un’epidemia misteriosa che sta agitando centinaia di scienziati. Perché? Circa il 90% dei geni risulta totalmente sconosciuto e solo il 10% del genoma ha trovato affinità con agenti virali già noti all’interno delle banche dati internazionali. Uno scenario che dunque preoccupa i ricerca(u)tori di questa scoperta.
I dettagli sullo yaravirus
Lo yaravirus brasiliensis, come anticipato dal nome, è stato scoperto e isolato in Brasile da un team di scienziati dell’Università Federale di Minas Gerais (a Belo Horizonte), coordinato dal professor Jônatas S. Abrahão del Dipartimento di Microbiologia, in collaborazione con i ricercatori dell’Università francese di Aix-Marseille: esso è stato rintracciato in alcune amebe presenti nel lago artificiale di Pampulha. Questo virus, che è stato chiamato Yara in onore di una sirena “madre di tutte le acque”, non fa parte della famiglia dei virus giganti, il che rende tutto ancor più misterioso. Al momento, tuttavia, non è stato generato alcun allarme e la situazione è al vaglio dei ricercatori brasiliani.
I sintomi dello yaravirus
É al momento impossibile conoscere i sintomi dello yaravirus, in quanto esso è stato appena scoperto e non ha ancora colpito nessun essere umano: gli scienziati francesi e brasiliani stanno studiando la composizione del materiale rinvenuto nel lago di Pampulha per capire cosa può succedere. Di conseguenza nessun paese al di fuori del Brasile, tra cui anche l’Italia, è al momento in pericolo per lo yaravirus.
La mappa della Johns Hopkins University: come monitorare il coronavirus
E cosa sta succedendo invece nel mondo con il coronavirus? I ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimore (Maryland, USA) hanno ideato una mappa speciale che mostra il numero di morti ufficiali e casi accertati di coronavirus in tutto il mondo. I dati sono attendibili al 100% in quanto forniti dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal CDC cinese. Il sistema è davvero notevole, con riquadri intuitivi e precisi che mostrano dove, quando e con che frequenza il coronavirus si è diffuso in un determinato stato. L’obiettivo degli scienziati americani era dunque fornire al pubblico uno strumento ufficiale, consultabile sia via smartphone che pc, in grado di dire davvero le cose come stanno (senza fake news).
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
