
Con l’arrivo dell’inverno tornano i termosifoni: ecco le regole da rispettare per evitare multe e riscaldare le case
Con l’avvicinarsi della stagione invernale e con le temperature già sotto la media stagionale, molti italiani stanno iniziando a pensare all’accensione dei termosifoni. Tuttavia non si può procedere liberamente e, appunto, esistono infatti regole ben precise che stabiliscono quando e per quanto tempo è consentito accendere gli impianti di riscaldamento. Le disposizioni variano da zona a zona e sono fissate per legge, con lo scopo di garantire un uso consapevole dell’energia e ridurre l’impatto ambientale. Ecco le regole da rispettare riguardo l’accensione regolare dei termosifoni, come riportato da FanPage.it.
Le zone climatiche italiane
L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, indicate con le lettere dalla A alla F, che non corrispondono alle regioni ma a specifiche fasce di temperatura media annuale. Ogni zona ha un periodo preciso in cui è consentita l’accensione dei riscaldamenti e un numero massimo di ore giornaliere. La zona F, che comprende località come Cuneo, Trento e Belluno, non ha limiti di tempo o orario. Nella zona E, che copre gran parte del Nord e le aree appenniniche, i termosifoni possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore al giorno. A seguire, la zona D (Roma, Firenze, Genova, Ancona, Pescara) consente l’accensione dal 1 novembre al 15 aprile per 12 ore giornaliere. Nelle zone più calde, invece, i limiti diventano più rigidi…
Regole e date da rispettare
Nel dettaglio, la zona C (Napoli, Bari, Lecce, Cagliari, Cosenza) può accendere i termosifoni dal 15 novembre al 31 marzo, con un massimo di 10 ore giornaliere. In zona B (Palermo, Reggio Calabria, Messina, Trapani) il via libera arriva il 1° dicembre fino al 31 marzo per 8 ore al giorno, mentre la zona A (la più calda, che include Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle) prevede un periodo ancora più ristretto, dal 1° dicembre al 15 marzo per un massimo di 6 ore giornaliere. È bene ricordare che i Comuni possono modificare queste date tramite ordinanze straordinarie in caso di ondate di freddo o caldo anomale.
Temperature e sanzioni
Oltre al rispetto delle date e delle ore di accensione, la legge impone anche limiti di temperatura negli ambienti domestici: la soglia massima consentita è di 20°C, con una tolleranza di due gradi. Superare questi valori o accendere i termosifoni al di fuori del periodo previsto può costare caro. Le sanzioni, infatti, vanno da un minimo di 500 euro fino a 2.500 euro in caso di controlli e irregolarità accertate.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.