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Giovedì 4 Aprile
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Allarme degli scienziati, il Permafrost si sta sciogliendo al doppio della velocità prevista: ecco le terribili conseguenze

Permafrost, lo scioglimento dei ghiacciai sta avvenendo a ritmi superiori rispetto al previsto: ecco le possibili conseguenze per il pianeta

Allarme degli scienziati, il Permafrost si sta sciogliendo al doppio della velocità prevista: ecco le terribili conseguenze
Permafrost, lo scioglimento rapido dei ghiacciai allarma gli scienziati (Foto: youtube)

Lo scioglimento rapido del Permafrost nell’Artico potrebbe preludere a scenari catastrofici per il futuro del pianeta

Il Permafrost, il suolo perennemente ghiacciato dell’Artico, si sta sciogliendo a ritmi sempre più elevati toccando livelli record mai raggiunti prima, che stanno mettendo in allarme gli scienziati di tutto il mondo. In tutta la regione artica sono ormai presenti dei buchi sinistri sul terreno ghiacciato, causati dal riscaldamento globale e dalle temperature elevate di questa stagione fuori dal normale. Un altro problema connesso allo scioglimento del permafrost è che quando si scioglie, i microbi che mangiano materia organica producono CO2 e metano, che raggiungono l’atmosfera. Questo crea riscaldamento del minerale, più fusione e più carbonio creando un circolo vizioso molto pericoloso per il pianeta Terra.

I rischi legati al termocarsismo

Il documento che discute di questi temi ha anche sottolineato i rischi legati al termocarsismo (thermokarst),che si verificherebbe sulle terre danneggiate a causa del rapido scioglimento del permafrost. Il ghiaccio costituisce una sorta di adesivo che impedisce al suolo di collassare e quando scompare drasticamente, può causare frane e un repentino cambiamento della struttura. Merritt Turetsky, delle Università di Guelph e Colorado-Boulder, ha dichiarato che “la quantità di carbonio proveniente da quella quantità molto stretta di disgelo improvviso nel paesaggio è in grado di raddoppiare le conseguenze climatiche.”

I numeri sulle emissioni di carbonio

Lo scongelamento improvviso e permanente del permafrost che genera laghi e zone umide, secondo gli esperti, sarebbe in grado di liberare tra 23 e 100 miliardi di tonnellate di carbonio entro il 2300. Questi valori, aggiunti ai 200 miliardi di tonnellate di carbonio indicati nei modelli che prevedono il rilascio graduale, farebbe elevare del 50% le proiezioni del rilascio di carbonio in atmosfera con gravi conseguenze per la salute del pianeta.

Lo scenario catastrofico che si profila se non si prenderanno adeguate contromisure

Se la terra si scioglie e viene inondata dall’acqua, i nuovi alberi non possono crescere e la vegetazione verrebbe sommersa dall’acqua. Il fatto che l’Artico si stia riscaldando più velocemente del resto del pianeta sta generando più possibilità per la fusione drammatica del permafrost. Di fronte a questo scenario quasi apocalittico, l’esigenza di ridurre le emissioni è ormai insopprimibile. Il rischio che gli oceani diventino acidi e l’innalzamento del livello delle acque aprono le prospettive di uno scenario catastrofico dettato dal cambiamento climatico che metterà a rischio l’incolumità delle future generazioni.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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