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Mercoledì 13 Marzo
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Arriva in Italia la “zanzara del freddo”: ecco cosa sta succedendo e i pericoli

I ricercatori dell'Università di Milano hanno studiato migliaia di esemplari di zanzara coreana in Italia: tutti i dettagli e dove si trova

Arriva in Italia la “zanzara del freddo”: ecco cosa sta succedendo e i pericoli
Foto PixaBay.com

Con l’arrivo dell’autunno fa capolino una strana zanzara che non teme il freddo e minaccia di colpire migliaia di persone

Da diversi giorni l’estate ha ormai lasciato spazio all’autunno, con l’arrivo dei primi “freddi” e l’irrigidimento delle temperature in tutta Europa. Non è da meno l’Italia in cui, nonostante faccia comunque più caldo rispetto a gran parte del continente, non hanno tardato ad arrivare le perturbazioni autunnali. Una cosa sembrava certa: pioggia, vento e clima più rigido avrebbero dovuto allontanare le zanzare, inarrestabili nel periodo estivo. Ma a quanto pare non è così… perché nel nostro Paese si sta diffondendo la Aedes Koreicus (nota anche come zanzara coreana), un tipo di insetto che ha una caratteristica precisa: resiste al freddo.

Le origini della zanzara coreana e come è arrivata in Italia

A riportarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Parasites & Vectors, che hanno portato alla luce l’esistenza (e il progressivo adattamento) di questa specie animale anomala per l’Italia. La zanzara coreana, avvistata già nel 2011 in Veneto ma che ora ha raggiunto numeri notevoli, è infatti endemica in Giappone, nel nord della Cina, in Corea del Sud e in alcune zone della Russia e si trova nel nostro Paese involontariamente; si ritiene infatti che quest’insetto sia stato introdotto in Italia (si fa riferimento in particolare all’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo) attraverso il movimento di merci e persone.

Le zone in cui si è diffusa

Secondo i dati raccolti dai ricercatori dell’ateneo milanese, la zanzara coreana si è diffusa perlopiù in Lombardia e in gran parte dell’area pedemontana del Nord Italia. Sono state infatti raccolte ben 6.000 larve e centinaia di uova di zanzara coreana nell’acqua di queste zone (piccoli stagni, vasche artificiali, contenitori ecc). Parliamo di un insetto che non causa morte o gravi effetti collaterali a chi viene punto, ma le specie che non si sviluppano in maniera naturale in Italia vanno tutte tenute d’occhio per evitare che possano trasmettere virus o malattie che il nostro organismo non è in grado di contrastare.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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