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Come la tecnologia sta cambiando lo sviluppo dei nostri figli: la necessità di ritagliarsi momenti tech-free

L'età media nella quale i bambini iniziano ad utilizzare dispositivi elettronici si sta abbassando sempre più; ecco quali sono le preoccupazioni maggiori

Come la tecnologia sta cambiando lo sviluppo dei nostri figli: la necessità di ritagliarsi momenti tech-free
Bambini - foto Pixabay

La sfida che attende i genitori del futuro è quella di riuscire a preservare quei momenti “tech-free” che sono fondamentali per “umanizzare” i propri figli

Nel corso degli anni il modo in cui interagiamo e ci relazioniamo con il mondo circostante, ha subito notevoli cambiamenti per via dello sviluppo di tecnologie sempre più evolute. L’utilizzo dei dispositivi elettronici, anche tra i bambini, sta modificando anche la loro capacità di interagire con l’ambiente circostante. Il fatto di avere sempre gli occhi fissi su uno schermo sta di fatto rappresentando sempre più un impedimento al confronto tra esseri umani, soprattutto se si parla di interazione tra i bambini e tra bambini e adulti. Si tratta di scambi culturali attarverso il quale i bambini imparano ad entrare in contatto con il mondo o dargli un senso, ma quando l’interazione viene soffocata dalla distrazione di uno schermo, si svuota e perde di senso.

Le preoccupazioni maggiori

Per i bambini osservare l’ambiente circostante è fondamentale per capire come va il mondo ma anche per poter godere delle bellezze della natura. Il dialogo, uno scambio di sguardi, i gesti e i movimenti che si fanno di routine, sono fondamentali per sviluppare una socialità sana e costruttiva. Anche la stessa durata dello sguardo reciproco, o l’apprendimento delle pause e dell’alternanza in una conversazione o in un’attività sono elementi preziosi che ci insegnano come relazionarci con gli altri e partecipare ad attività congiunte. Ciò che preoccupa è che l’età media nella quale i bambini iniziano ad utilizzare dispositivi elettronici si sta abbassando sempre più. Alcune ricerche recenti hanno dimostrato come le tecnologie digitali stanno cambiando il modo in cui i bambini affrontano i compiti e le attività quotidiane, influenzando anche il modo di giocare e perfino di andare a dormire.

I rischi per l’interazione sociale

Ogni giorno vengono pubblicate ricerche che evidenziano come l’esposizione quotidiana ai dispositivi digitali stia influenzando il rendimento scolastico e perfino la capacità di portare a termine le attività quotidiane influenzando anche la qualità del sonno, soprattutto se si ha l’abitudine di stare davanti ad uno schermo fino a poco prima di andare a letto. E’ vero che l’esposizione a contenuti di alta qualità a livello multimediale può aiutare a sviluppare intelligenza e creatività, ma il rischio è che una sovraesposizione alle tecnologie possa compromettere l’interazione sociale e quindi la capacità di saper stare al mondo.

Le sfide future

E’ possibile che l’interazione, già fin dalla tenera età con i dispositivi tecnologici, possa trasformare i bambini in soggetti super intelligenti, ma è altrettanto vero che la dedizione totale verso la tecnologia può interferire negativamente con la loro attenzione, il gioco e il sonno. Sta anche cambiando il modo con cui genitori e figli interagiscono. Quando l’attenzione di adulti e bambini è rivolta verso qualcos’altro, distaccata dal contesto, come guardare un video sul telefono, viene pregiudicata la possibilità di imparare insieme attraverso momenti di attenzione reciproca.

Ecco perchè la sfida che attende i genitori del futuro è quella di riuscire a preservare quei momenti “tech-free” che sono fondamentali per “umanizzare” i propri figli evitando che rimangano costantemente soggiogati da quello che succede dentro uno schermo. E’ importante capire che ogni momento della giornata trascorso insieme senza schermi è prezioso per condividere i piaceri della vita e godere delle sorprese che la natura e l’ambiente circostante ci offrono quotidianamente per evitare che si possa entrare in una pericolosa fase “post-umana” in cui le relazioni diventano l’eccezione e l’interazione con uno schermo, una regola. Questo non vuol dire che la tecnologia debba essere demonizzata, ma che esiste un livello di comprensione del mondo che gli strumenti digitali non potranno mai offrire, in ogni epoca e in ogni senso.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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