
Attraverso le app bancarie è possibile veicolare anche dei malware che mettono a rischio i nostri dati e i nostri soldi: ecco cosa è successo negli ultimi mesi
Le app bancarie rappresentano una straordinaria risorsa per poter gestire i propri soldi senza doversi recare fisicamente in banca e per poter effettuare bonifici e altre operazioni che in alternativa dovremmo effettuare direttamente presso gli sportelli. Nonostante la grande utilità fornita dall’evoluzione della tecnologia, esistono dei pericoli che bisogna sempre rispettare per non correre il rischio di perdere i nostri soldi. Proprio di recente è stato lanciato l’allerta su un nuovo malware chiamato Supercard X in grado di sferrare degli attacchi finalizzati all’appropriazione dei dati delle carte di credito.
Come funziona il raggiro
Si tratta di un vero e proprio virus malevolo che è stato individuato dalla compagnia di sicurezza denominata Cleafy, specializzata nella produzione dei dispositivi mobili. Questo malware non sarebbe altro che l’evoluzione di un altro virus molto temuto in passato denominato NGate in grado di clonare da remoto i dati delle carte di credito attraverso piattaforme di messaggistica come WhatsApp e Telegram. La truffa perpetrata attraverso questo malware si basa su un messaggio ingannevole che viene inviato tramite sms o WhatsApp in cui gli utenti vengono invitati a controllare presunti pagamenti o bonifici, inducendo la vittima a contattare un numero specifico al fine di monitorare le operazioni sospette.
Le conseguenze
Se l’utente commetterà l’ingenuità di chiamare questo numero verrà poi manipolato da esperti truffatori che adottano tecniche persuasive al fine di estorcere informazioni riservate come il pin della carta di debito o di credito, abusando della fiducia delle utente. L’utente successivamente si vedrà anche recapitare un link attraverso il quale viene invitato a scaricare un’app che in realtà non farà altro che scaricare il malware Supercard X. Una volta appropriatisi dei dati dell’utente, i cybercriminali effettuano transazioni fraudolente o prelievi di denaro che potrebbero svuotare il conto.
Come proteggersi
I dati raccolti attraverso questo malware vengono poi trasmessi a un server remoto che è difficile da individuare anche per gli esperti di cybersicurezza. Ecco perché si tratta di una minaccia subdola che deve destare attenzione e indurre gli utenti a non prestare mai attenzione ai messaggi sospetti e a verificare le app prima dell’installazione. È sempre doveroso controllare costantemente le transazioni bancarie i propri estratti cotti al fine di verificare eventuali attività sospette.
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