Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Martedì 12 Marzo
Scarica la nostra app

L’intelligenza artificiale sarà in grado di cercare i nuovi virus: ecco come

I ricercatori hanno messo a punto un modello in grado di 'scovare' i nuovi virus: ecco come, con l'aiuto dell'intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale sarà in grado di cercare i nuovi virus: ecco come
L'intelligenza artificiale sarà in grado di cercare i nuovi virus ecco come (Foto Pixabay)

L’intelligenza artificiale sarà in grado di cercare i nuovi virus: ecco come. Nuovo stidio del Pnas

I ricercatori hanno messo a punto un modello di intelligenza artificiale in grado di scovare i nuovi virus. Il primo modello globale costruito con l’aiuto dell’intelligenza artificiale è stato realizzato per individuare dove e come nuovi virus e altri agenti responsabili di malattie possano diffondersi dagli animali all’uomo. Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. Lo studio è stato coordinato da Andrés Lira-Noriega, dell’Università dell’Arizona a Tempe, come riporta l’Ansa.

Lo studio

Secondo il modello, l’Eurasia è uno dei punti caldi per la diffusione del virus responsabile della febbre del Nilo occidentale (West Nile virus) e per la malaria che colpisce gli uccelli. I coronavirus veicolati dai pipistrelli sembrano non avere confini, in grado di espandersi con successo su qualsiasi regione del mondo. Il nuovo approccio basato sull’intelligenza artificiale riesce a integrare variabili molto diverse fra loro. Viene quindi fuori uno strumento che può aiutare a scoprire potenziali specie ospiti di organismi patogeni e nuovi punti caldi per la diffusione dei nuovi agenti.

Gli elementi ambientali

Il modello consente di considerare l’insieme degli elementi ambientali, geografici ed evolutivi, e riesce a individuare i fattori che determinano la diffusione di virus e altri agenti patogeni trasmissibili dagli animali all’uomo. Tutto questo potrebbe aiutare a indirizzare la raccolta di campioni in modo da individuare in tempi brevi sia le specie ad alto rischio di trasmettere virus pericolosi per l’uomo, sia le zone in cui vivono. Potrebbe diventare uno strumento utile per gestire future epidemie.

Le specie considerate dal modello

I pipistrelli responsabili della diffusione dei coronavirus, cui appartiene il SarCoV2 responsabile della pandemia di Covid-19, sono fra le specie considerate nel modello. Sono stati considerati anche gli uccelli in grado di contribuire alla diffusione del West Nile virus e quelli che diffondono la malaria. I primi risultati indicano che la trasmissione della malaria degli uccelli risente delle distanze fra gli animali ospiti, mentre quella dei coronavirus da parte dei pipistrelli risente della distribuzione geografica delle specie ospiti e quella del Wes Nile virus è influenzata da un mix di fattori.

La nostra newsletter! Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto