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Mercoledì 13 Marzo
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La crosta terrestre sta “gocciolando” sotto le Ande: ecco cosa hanno scoperto gli scienziati

Il meccanismo alla base di questo fenomeno si è avviato per via delle alte temperature della crosta terrestre

La crosta terrestre sta “gocciolando” sotto le Ande: ecco cosa hanno scoperto gli scienziati
Cratere Fessura Crosta Terrestre - Foto gratis su Pixabay

Il processo in questione è stato riprodotto in laboratorio con risultati sorprendenti

Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Università di Toronto in Canada, la costa terrestre starebbe “gocciolando” all’interno del pianeta. Questo processo è ormai in moto da più di un milione di anni e creerebbe varie increspature con altre caratteristiche che gli scienziati hanno individuato attraverso un procedimento di sperimentazione e che, sulla base di questo modello, potrebbe essere applicato per analizzare a fondo l’attività geologica di altri pianeti analoghi come Marte e Venere. Il gocciolamento litosferico è un fenomeno di grande rilievo che può aiutare a studiare e comprendere diversi altri fenomeni simili.

Come funziona il gocciolamento della crosta terrestre

Il meccanismo alla base di questo fenomeno si è avviato per via delle alte temperature della crosta terrestre, che si sfalda e si addensa prima di gocciolare nel mantello. Questo fa si che sotto la crosta si formi una specie di bacinella che tiene alte le temperature e che ha una consistenza simile alla pece. Quando questa sostanza si accumula, però, sulla terra si verificano diversi effetti localizzati. Ad esempio, secondo la tesi di una studentessa laureata in geologia presso la stessa Università di Toronto, questa deformazione di crosta e mantello dovuta al gocciolamento avrebbe originato una valanga nella zona delle Ande.

Cos’è successo sulle Ande per via del gocciolamento

Nella zona delle Ande, il gocciolamento è stato molto denso – simile a dello sciroppo o del miele condensato – ed è scivolato all’interno del pianeta, diventando direttamente influente nello spostamento della topografia superficiale della regione. L’interno processo di gocciolamento potrebbe aver portato alla formazione del ripiano Andino stesso, secondo un processo che si è sviluppato direttamente nell’era Cenozoica e che sarebbe durato circa 66 milioni di anni. Questa teoria è coerente con il sollevamento dell’intera regione, con il risultato della creazione di bacini isolati come quelli di Arizaro e di Atacama.

Gli studi a supporto della creazione delle Ande dal gocciolamento

Il gocciolamento litosferico che ha portato alla creazione delle Ande è ancora in fase di studio e la sua esistenza definitiva non è stata ancora provata. Per studiare questo fenomeno è stato riprodotto in laboratorio un modello realizzato con materiali stratificati e un serbatoio, con risultati molto interessanti che hanno portato alla creazione e alla distruzione di diverse catene montuose tettoniche. Il risultato del modello è stato poi confrontato con la caratteristica geologica effettiva delle Ande. Secondo Andersen, il modello rappresentato in laboratorio era molto simile a quello dell’attuale conformazione delle Ande, e questo farebbe pensare che i processi non subduttivi possano plasmare il nostro pianeta.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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