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Martedì 19 Marzo
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Niente più musica sui social, salta l’accordo tra Siae e Meta: via i brani da Facebook e Instagram

Ecco il duro botta e risposta tra Siae e Meta dopo l'accordo saltato: cosa cambierà sui social e cosa non potremo fare più

Niente più musica sui social, salta l’accordo tra Siae e Meta: via i brani da Facebook e Instagram
Addio musica sui social dopo il mancato accordo tra Siae e Meta (foto Pixabay)

Salta l’accordo tra Meta e Siae, adesso la musica sarà silenziata sui social: ecco cosa sta accadendo

Brutte notizie sono in arrivo per coloro che amano condividere la musica sui social. Da oggi molte funzioni che consentivano di caricare i brani non saranno più attivi dopo il mancato accordo tra Meta e la Siae, la società degli Autori e degli Editori. Caricare i brani magari da dedicare a qualcuno o a corredo di un post, è stata da sempre una delle attività preferite da tanti utenti. Adesso però le cose cambieranno come ha avuto modo di spiegare un portavoce di Meta, la società madre di Facebook e Instagram.

La ferma posizione di Meta

Il portavoce ha spiegato che Meta non è riuscita a rinnovare l’accordo di licenza con Siae. “La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta – si legge nella nota diffusa dal portavoce – e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale”. Questa decisione comporterà anche il silenziamento di tutte quelle storie corredate da audio musicale a meno che l’utente non opti per una canzone che rientra nel catalogo di Instagram e Facebook, quindi non coperto da Siae.

La risposta della Siae

Si tratta di una limitazione davvero importante che non sarà sicuramente apprezzata da tanti utenti, anche alla luce del fatto che la Siae gestisce praticamente tutta la musica distribuita in Italia. Sul mancato accordo è intervenuta anche la Siae con una propria nota ufficiale in cui è stato spiegato che è stata Meta a fare una “scelta incomprensibile e unilaterale”. La società degli editori e degli editori ha spiegato che Meta ha presentato solo una proposta unilaterale che prescinde da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio rifiutando “un accordo equo” ma proponendo una soluzione “in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti”.

Le dure parole di Mogol

Sul mancato accordo tra Siae e Meta è intervenuto anche il noto autore musicale, Mogol, che non ha avuto parole tenere nei confronti della piattaforma social. “Queste piattaforme digitali – ha spiegato l’autore – guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti”. La finalità dell’accordo dovrebbe essere quella di tutelare gli artisti. Mogol ha anche attaccato l’immobilismo delle istituzioni sul tema del copyright, la cui legge è stata approvata alla Camera e al Senato ma per la quale mancano i decreti attuativi: “E’ tutto fermo – ha spiegato Mogol – e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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