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Stop alla plastica in Italia: ecco da quando e quali prodotti non saranno più disponibili

L'Unione Europea ha deciso: tra pochi giorni addio a decine di prodotti in plastica, ecco di quali si tratta e perché

Stop alla plastica in Italia: ecco da quando e quali prodotti non saranno più disponibili
Stop alla plastica in Italia: ecco da quando e quali prodotti non saranno più disponibili. Fonte foto: pixabay.com

Stop alla plastica in Italia: ecco da quando e quali prodotti non saranno più disponibili

Ora è ufficiale: a partire dal 3 luglio 2021 non saranno più distribuiti nell’Unione Europea prodotti di plastica monouso (Single Use Plastic). In sostanza dunque, come stabilito dalla direttiva comunitaria 2019/904, in Europa non si troveranno più i classici oggetti di plastica usa e getta, dunque piatti, posate, cannucce e bicchieri che saranno sostituiti da alternative biodegradabili ed ecosostenibili. Questo provvedimento, al quale l’Ue lavora da mesi, è volto a ridurre la quantità di rifiuti plastici, specialmente quelli che poi finiscono nelle acque, di almeno il 50% entro il 2025 e dell’80% entro il 2030. Ma vediamo tutti i prodotti che non si potranno più acquistare in Italia e in Europa dal 3/7. BIMBA SOFFOCATA DA UN SACCHETTO DI PLASTICA, ECCO COSA É SUCCESSO E DOVE

Gli altri prodotti di plastica che spariranno

Oltre ai già citati piatti, posate, cannucce e bicchieri di plastica, l’Ue (e tutte le persone che ci vivono) dirà addio alla produzione e alla distribuzione di utensili da cucina in plastica, palloncini, bottiglie con capacità fino ai tre litri, tappi, coperchi e tazze in polistirolo espanso. E non solo, spariranno anche assorbenti igienici, tamponi, applicatori di tamponi, salviette umidificate, attrezzature legate al modo della pesca e i filtri delle sigarette. Nemmeno gli involucri di alimenti potranno essere di plastica cosiddetta oxodegradabile. Di fronte a questa maxi cernita in favore dell’ambiente, però, c’è chi protesta… ALGA TOSSICA IN MARE, ECCO DOVE SI TROVA

Ecco chi si oppone

Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, come riporta TgCom24 ritiene questa decisione “un duro colpo per l’industria del packaging nazionale, che è attualmenteconsiderata un’eccellenza della nostra manifattura e che ha investito in questi anni sulla ricerca e sullo sviluppo dei prodotti biodegradabili”. Anche il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani si è mostrato scettico al riguardo: “L’Europa – ha detto – ha dato una definizione di plastica stranissima, solo quella riciclabile, tutte le altre anche se sono biodegradabili o additive, non vanno bene. Eppure l‘Ue sta finanziando grandi progetti europei per sviluppare plastiche biodegradabili”. BLOCCO DEI LICENZIAMENTI IN ITALIA, ECCO LA SITUAZIONE

PER LE ECCEZIONI CONSENTITE

Le eccezioni consentite

Va detto però che non si tratta di un vero e proprio addio definitivo alla plastica monouso. Sarà ancora consentito utilizzare la plastica biodegradabile anche se il governo incoraggerà il ricorso a strumenti ecosostenibili e ne scoraggerà l’uso. Insomma, l’Italia ha vinto in parte questa battaglia anche se francamente era lecito aspettarsi una vittoria su tutta la linea che non è arrivata, forse anche per le pressioni delle lobby che trattano la plastica biodegradabile.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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