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Lunedì 1 Aprile
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Zoom, ecco come si usa e i consigli per mantenere le videochiamate sicure e private

Zoom, ecco come funziona e quali sono i segreti per proteggere la privacy e dialogare in sicurezza

Zoom, ecco come si usa e i consigli per mantenere le videochiamate sicure e private
Zoom, ecco come funziona

Ecco come funziona Zoom e alcuni consigli preziosi per tutelare la propria privacy

Zoom è ormai diventato un punto fermo della vita di molte famiglie italiane dopo che l’emergenza legata al COVID-19 ha costretto gli italiani a rimanere a casa. Se ti stai chiedendo come si usa Zoom, in questo articolo vi daremo alcuni consigli per mantenere le tue sessioni Zoom sicure e private. La prima cosa che bisogna fare è quella di proteggere le nostre sessioni con una password. Proteggere con password ogni incontro online è fondamentale per non mettere altri intrusi di essere in grado di partecipare facilmente e entrare nelle nostre discussioni.

Come filtrare i partecipanti ad una sessione di videochiamata

L’uso di una sala d’attesa impedisce agli altri partecipanti di interagire tra loro prima che tu, come host, partecipi a una sessione; la sala d’attesa ti consente anche di filtrare chi può partecipare. Zoom ti offre la possibilità di inviare tutti i partecipanti in una sala d’attesa, da cui puoi ammettere tutti in un colpo solo o selezionare i partecipanti singolarmente per ammettere nella sessione. Una volta che tutti i partecipanti invitati si sono uniti a una sessione o dopo un certo periodo di tempo dopo l’inizio di una sessione, bisogna bloccare la sessione in modo tale che nessun altro possa partecipare. Bloccare una sessione è l’equivalente online di non consentire ad un’altra persona di entrare in un teatro dopo l’inizio di una performance. Per bloccare una sessione, fai clic sul pulsante che dice Blocca riunione nel pop-up Partecipanti.

E’ possibile personalizzare le sale riunioni

Zoom e vari altri servizi offrono la possibilità di creare un nome personale per una sala riunioni. (Zoom offre questa funzione solo agli utenti a pagamento.) L’uso di un nome personale aggiunge praticità, ma aumenta anche le probabilità di problemi. L’utilizzo di tale nome crea essenzialmente una sala riunioni riutilizzabile a vita perpetua che è molto più soggetta ad abusi di una sala riunioni monouso che si usa soltanto una volta. A meno che non sia necessario che altri condividano i propri schermi,è meglio impostare la condivisione dello schermo in modo che sia disponibile solo per te stesso. Questa impostazione andrebbe automaticamente impostata da Zoom come impostazione predefinita per gli account utilizzati dalle scuole.

Come proteggersi dagli intrusi

Se possibile, occorre disabilitare la capacità dei partecipanti di scambiarsi messaggi privati. Scansiona periodicamente l’elenco dei partecipanti alla sessione e rimuovi chiunque non ne faccia parte. Per fare questo bisogna andare al menu Partecipanti e, se trovi un intruso, passa il mouse sopra il suo nome e seleziona RIMUOVI quando viene visualizzato il menu al passaggio del mouse. Allo stesso modo, se un partecipante sta causando problemi durante una sessione di Zoom, puoi rimuoverlo facilmente. I partecipanti che vengono rimossi da una sessione non possono ricongiungersi utilizzando le stesse informazioni di accesso.

Attenti ai vostri dati sensibili

Tieni presente che Zoom stesso non è una piattaforma appropriata per conversazioni segrete e che il software, come tutti gli altri pacchetti, potrebbe presentare vulnerabilità. E’ facile che un hacker possa cercare di identificare e sfruttare tali vulnerabilità. Pertanto, potresti prendere in considerazione l’utilizzo dello Zoom solo su dispositivi che non dispongono di dati sensibili e il cui microfono e fotocamera non sono posizionati in aree sensibili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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