
L’Etna ha alzato la voce dopo mesi di silenzio, il vulcanologo: “Ecco ora cosa può succedere”
Le immagini straordinarie che hanno documentato l’altissimo pennacchio che si è alzato sul cielo di Catania dopo l’esplosione dell’Etna del 2 giugno, hanno scatenato i social e hanno fatto il giro del mondo rinfocolando nuovamente il dibattito sulla sicurezza soprattutto in relazione alle escursioni in quota dei turisti. Sull’eruzione che si è verificata nella giornata del 2 giugno ha espresso il proprio parereo il vulcanologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Boris Behncke, le cui parole rassicuranti contengono però alcuni alcuni distinguo e alcune raccomandazioni soprattutto ai turisti che effettuano escursioni vicino all’area sommitale.
L’intervista del noto vulcanologo
Il vulcanologo ha spiegato che i turisti, per ragioni di sicurezza, dovrebbero sempre affidarsi a guide autorizzate che conoscono bene il territorio e sanno come muoversi in sicurezza. Sull’eruzione del 2 giugno, Boris Behncke ha ritenuto che si sia trattato solo di un parossismo come già avvenuto in tante altre circostanze anche se in questo caso si è verificato il crollo di una parte del fianco nord orientale del cratere di sud-est. Proprio la presenza di tanti turisti nell’aria coinvolta dall’esplosione ha fatto sì che le immagini prodotte e registrate abbiano fatto il giro del mondo suscitando un grande clamore.
La nuova fase eruttiva dopo un periodo di quiete
L’Etna, dopo un periodo di intensa attività, ha attraversato una fase di relativa quiescenza quantomeno nei primi cinque mesi del 2025. Una fase che si è interrotta proprio il 2 giugno con il parossismo che è avvenuto in mattinata e che non si verificava almeno con questa modalità da circa un anno e mezzo. Boris Behncke ha sostenuto che sebbene il parossismo si sia concluso senza conseguenze importanti, non si esclude che possano avvenirne altri nei prossimi giorni. Gli esperti dell’INGV, tra l’altro, hanno spiegato che questi eventi si erano già verificati diverse volte negli ultimi anni in particolar modo nel febbraio del 2022 e nel febbraio del 2014, concludendosi senza gravi conseguenze.
Le raccomandazioni
Trattandosi di un vulcano molto attivo, è sempre doveroso usare prudenza e non cercare mai di osservarlo da vicino perché i fenomeni intensi possono verificarsi in qualunque momento. Per fortuna dopo il parossismo di ieri mattina il flusso piroclastico si è riversato verso la Valle del Leone e poi verso la Valle del Bove, luoghi non antropizzati. Il noto vulcanologo nella sua intervista ha anche attaccato le istituzioni criticando la scelta di portare i turisti troppo in alto. “Ieri è stata solo fortuna, ma non si può contare sempre sul caso” ha dichiarato il vulcanologo. Servirebbe una maggiore presa di coscienza sui rischi e bisognerebbe interdire il perimetro individuato dalla Protezione Civile evitando il rischio che possa verificarsi una tragedia in futuro.
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