Etna: riprende l’attività eruttiva
Il vulcano siciliano torna a far parlare nuovamente di se, poiché è ripresa nuovamente l’attività eruttiva, continuano quindi le emissioni dai crateri sommitali del vulcano, con alcuni disagi dovuti principalmente alla cenere, all’aeroporto di Catania, dove sono stati chiusi due settori dello spazio aereo. La Sac, società che gestisce lo scalo internazionale, spiega che “dalle ore 8:30 di oggi mercoledì 20 febbraio, sono chiusi settori dello spazio aereo dell’aeroporto Fontanarossa di Catania.
Quattro atterraggi ogni ora
“Limitazioni a 4 arrivi ogni ora: possibili ritardi e disagi anche su partenze”. Saranno consentiti però quattro atterraggi ogni ora, i decolli invece non subiranno variazioni. Tutti i voli potranno dunque subire dei ritardi e quindi alcuni disagi e molto dipenderà nelle prossime ore dal comportamento del vulcano Etna (Fonte: StrettoWeb).
Come controllare la situazione
I passeggeri potranno verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree e restare quindi costantemente aggiornati. Inoltre, tutte le informazioni riguardanti la funzionalità dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto. (Fonte: ANSA).
Etna e “Anello di Fuoco”: quale relazione?
Il vulcano Etna è generalmente considerato poco pericoloso, anche se qualcosa secondo degli studi, sta cambiando e potrebbe cambiare ancora di più in futuro. Recenti ricerche hanno infatti evidenziato che negli ultimi 60.000 anni il materiale eruttato si avvicina sempre di più a quello prodotto dai vulcani situati nella fascia dell”Anello di Fuoco”. La sorgente magmatica dell’Etna potrebbe avere un’evoluzione verso un vulcanismo di tipo esplosivo, più simile a quello che caratterizza Vulcano nelle isole Eolie. Studi continuano ininterrottamente sul vulcano più importante d’Europa (Fonte: Focus).
L’Etna si sta “spostando”
Non solo eruzioni ma sembrerebbe secondo recenti studi che il vulcano lentamente scivoli verso il mare. Lo scivolamento sembrerebbe innescato soprattutto dalla gravità: non ci sono, attualmente, indizi di una possibile accelerazione del fenomeno che possa creare maremoti o eventi simili.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.
