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Flash, terremoto: trema ancora la temuta diga italiana, torna la paura tra gli abitanti

Nuova scossa a Campotosto e torna l'allarme per la diga. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Flash, terremoto: trema ancora la temuta diga italiana, torna la paura tra gli abitanti
Flash, terremoto: trema ancora la temuta diga italiana, torna la paura tra gli abitanti. Fonte foto: picchionews.it

Scossa di terremoto a Campotosto

Nella giornata di ieri, domenica 17 marzo 2019, alle ore 19:48, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 in Abruzzo, a Campotosto, in provincia de L’Aquila, con ipocentro profondo 13 chilometri. L’evento sismico è stato localizzato a 23 chilometri a nord de L’Aquila, a 33 chilometri a ovest di Teramo, a 56 chilometri ad est di Terni e a 67 chilometri a ovest di Montesilvano.

Perché la diga di Campotosto è così temuta?

Nella zona di Campotosto si trova uno dei baci più vasti e importanti per quanto riguarda la capienza di tutta Europa, composto da tre dighe: quella di Sella Pedicate,di Rio Fucino e di Poggio Cancelli. Si tratta di dighe molte temute in quanto si trovano a pochissimi metri da una faglia che si è parzialmente riattivata. Proprio i movimenti di quest’ultima, dunque, potrebbero generare lo slittamento all’interno dell’invaso di tonnellate di materiali che a loro volta potrebbero favorire la formazione di un’onda alta come quella provocata nella diga del Vajont in Friuli, nel 1963, nella quale morirono 1917 persone, tra le quali vi erano anche 480 bambini.

Quali sono i rischi reali?

A questo punto, però, viene da chiedersi quali siano i rischi reali che può correre la diga di Campotosto. Secondo quanto riferito da Francesco Brozzetti, professore dell’unità di ricerca del Crust, vale a dire del Centro di ricerca interuniversitario sulla sismotettonica dell’Università di Chieti – intervistato da “Panorama.it” -la situazione di Campotosto è molto diversa da quella del Vajont. Tale differenza risiede nelle profonde diversità dei rilievi che delimitano il lago. A Campotosto, infatti, a differenza del Vajont, vi sono degli strati di roccia definiti a “reggipoggio” – vale a dire con una pendenza opposta al versante e al lago – che dovrebbero teoricamente sfavorire uno slittamento della montagna verso l’acqua delle dighe. Chiarito questo, Brozzetti sottolinea come vi siano delle fratture di origine tettonica che potrebbero in ogni caso facilitare lo slittamento di parte del versante,  ogni caso non paragonabili a quelle che hanno generato il cosiddetto effetto Vajaon. In conclusione, dunque, risulta possibile che un sisma importante possa danneggiare la struttura della diga, determinandone la tracimazione.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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