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Intensa sequenza di terremoti sta colpendo l’Italia centrale: parla il sismologo ‘’attive molte faglie’’

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centro meteo italiano

Intensa sequenza di terremoti sta colpendo l’Italia centrale: parla il sismologo ‘’attive molte faglie’’. Le dichiarazioni integrali del sismologo

Intensa sequenza di terremoti sta colpendo l’Italia centrale: parla il sismologo ‘’attive molte faglie’’. Le dichiarazioni integrali del sismologo

Intensa sequenza di terremoti sta colpendo l’Italia centrale: parla il sismologo ‘’attive molte faglie’’ – All’interno del proprio sito web, il sismologo e geologo Paolo Balocchi descrive l’attuale situazione sismica sull’Italia centrale, concentrandosi in particolar modo su quelle che sono le faglie attive e sulla sequenza di scosse che da una settimana a questa parte sta colpendo la zona di Norcia, con diversi eventi di intensità anche superiore al terzo grado della scala Richter <<Analizzando i dati degli ipocentri – si legge – e in base alle conoscenze tettoniche dell’area, è possibile definire un modello geometrico sismotettonico. La distribuzione degli ipocentri evidenzia uno scollamento (detachment) principale, caratterizato da una faglia a basso angolo e NE-immergente. Tale struttura è riconducibile ad una low-angle normal fault, (LANF). Si possono individuare le faglie antitetiche allo scollamento: quella del Vettore-Bove (VBF) ad alto angolo e SW-immergenti e cinematica normale come evidenziato dal meccanismo focale del terremoto di M 3.3 [3], attribuibile a questa struttura. Inoltre è presente un allineamento di ipocentri attribuibili, con molta probabilità, alla faglia di Norcia (NF). L’evento di M 3.2 è da attribuire alla riattivazione del thrust dei Sibillini (DT) con cinematica inversa come evidenziato da meccanismo focale [2] >>  [..]

Il geologo prosegue poi specificando che << Tale modello geometrico, rappresentato da un detachment e le faglie antitetiche associate, rappresenta un sistema estensionale di importanza regionale, come viene descritto anche in altre zone della catena appenninica [4], [5], [6]. Le faglie antitetiche come quella di Norcia (NF) e del Bove-Vettore (BVF) vanno a terminare contro lo scollamento, determinando una struttura a wedge (cuneo) che sottoposto alle forze tettoniche estensionali (con direzione di massima tensione NE-SW) e con il passare del tempo geologico porta al suo collasso gravitativo generando un “graviquake” (gravimoto) [5], [6]. Il ruolo sismotettonico e sismogenetico del terremoto di M3.2 e del thrust dei Simillini, è ancora da chiarire, anche se si può ipotizzare che il collasso del cuneo, descritto in precedenza, può favorire la riattivazione dei sovrascorrimenti più esterni (quelli verso il marea adriatico) [4] come il thrust dei Sibillini.>>

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