
Terremoto provincia di Messina, sequenza sismica in una zona pericolosa
Sequenza sismica Costa Siciliana Settentrionale, trema una zona molto pericolosa – Sono in tutto sei, tra strumentali ed avvertite dalla popolazione, le scosse di terremoto che hanno colpito in nottata la zona del messinese ed in particolar modo il comprensorio che dai Nebrodi scende verso la costa tirrenica. Alcara Li Fusi, Longi, Galati Mamertino, sono soltanto alcuni dei comuni che hanno avvertito i tremori iniziati alle ore 02:42 con una scossa di magnitudo 2.9 avvertita da parte della popolazione. Poi a seguire, si sono avute almeno cinque scosse a carattere strumentale, l’ultima delle quali di magnitudo 1.8 alle ore 07:49; ma quella più importante, si è avuta 4:57 in cui la magnitudo è arrivata a 3.1 gradi della scala Richter ed ha destato non poca preoccupazione. Non si registrano danni, ma la popolazione ha il timore che la sequenza sismica avviata, possa essere preludio di importanti e ben più gravi eventi; si tratta infatti di una zona ad alto rischio sismico e vicino le odierne aree epicentrali, nella storia si sono registrati terremoti ben oltre la soglia del danno.
Basti pensare che proprio a ridosso della costa messinese, non sono rari i terremoti di magnitudo 6.0; nel 1978, un sisma di tale entità ebbe luogo nel golfo di Patti e venne avvertito anche in Campania, ma non fece vittime. Ma se tale sisma venne registrato al di fuori del ‘cratere’ dell’odierno 3.1, ben più preoccupante a livello storico sono i terremoti del 1613 e soprattutto del 1823. Entrambi hanno avuto come epicentro il comune di Naso, a 15 km dagli epicentri odierni; nel 1823, il sisma ebbe magnitudo 5.8 e produsse gravi danni anche a Palermo. La zona non è delle più tranquille, tuttavia è presto per poter affermare se la sequenza avrà continuazione o meno.