Lo sciame sismico iniziato nella mattinata di martedì 26 settembre ha raggiunto l’apice con la scossa di M 4.2 di stanotte, la più forte degli ultimi decenni
Lo sciame sismico in atto nei Campi Flegrei, nei pressi di Napoli, prosegue senza sosta con scosse che di giorno in giorno si fanno sempre più intese destando apprensione tra i residenti. La scossa che si è verificata nella nottata tra il 26 e il 27 settembre, di M 4.2, è stata la più forte ed intensa degli ultimi 40 anni. Si è verificata alle ore 3.35 ed ha interrotto il sonno di tantissimi residenti nella provincia partenopea. L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 km di profondità, ma nonostante la superficialità dell’ipocentro, il sisma non ha causato danni a persone o strutture.
La scossa è stata preceduta da un boato
La scossa è stata avvertita in diverse zone di Napoli, da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte. Il sisma intenso era stato preceduto da altre scosse di minore intensità, di magnitudo 2 e 2.2. Secondo alcune testimonianze, il sisma sarebbe stato preceduto da un boato, che ha fatto tremare finestre e oggetti nelle abitazioni. Come riporta l’Ingv, lo sciame sismico che ha poi portato alla scossa di M 4.2, è arrivato al culmine di uno sciame sismico che è iniziato ieri mattina alle 5, con 60 eventi di minore intensità.
Il parere dell’Ingv
Secondo l’esperto dell’Ingv, Di Vito, questo sciame sismico si inquadrerebbe «nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione». Secondo l’Ingv sarebbe in atto un processo di “sollevamento del suolo che si sta leggermente intensificando». Dopo la forte scossa, il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha pubblicato un post sul proprio profilo social per tenere aggiornata la popolazione su quanto sta accadendo e per rassicurarla. “Sono in costante contatto con la Protezione Civile e l’INGV – ha scritto Manzoni nel suo posto – la scossa è stata forte, e ho già predisposto controlli agli edifici scolastici per verificare eventuali danni e per questo stiamo preparando un’ordinanza per la sospensione dell’attività didattica, ci servirà qualche ora per le verifiche”.
I dati dell’Osservatorio Vesuviano
Sono in corso anche dei controlli che riguardano la linea ferroviaria di Napoli, anche se Ferrovie dello Stato ha reso noto che al momento del sisma non stava transitando nessun convoglio. Le reti di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano che analizzano i parametri geofisici e geochimici del suolo, hanno confermato il perdurare della dinamica in corso, con sollevamento del suolo, individuando nel Rione Terra l’area di massima deformazione in lieve incremento negli ultimi giorni. Secondo l’Osservatorio, allo stato attuale non si prevedono “evoluzioni del sistema a breve termine”. fe
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