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Terremoto Centro Italia, il sismologo: “Non potevamo sapere quando ma ce le aspettavamo”

centro meteo italiano

Parla Gianluca Valensise, sismologo dell’Ingv, sulle scosse del 18 gennaio 2017: “È come se l’Italia venisse tirata e l’Appennino si estendesse longitudinalmente. Non siamo in grado di dire se si sia già liberata tutta l’energia”

Terremoto Centro Italia, le dichiarazioni del sismologo dell'Ingv

Il sismologo Gianluca Valensise parla a proposito delle scosse di terremoto del 18 gennaio 2017 – Foto Parmapress24

Terremoto Centro Italia, il sismologo: “Non potevamo sapere quando ma ce le aspettavamo”

Gianluca Valensise, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Fatto Quotidiano. L’esperto di terremoti si è concentrarto in particolare sulle tre forti scosse che hanno colpito, nel giro di un’ora, tra le 10:30 e le 11:30 del mattino, il centro Italia lo scorso 18 gennaio 2017. “Si tratta – spiega il sismologo – di terremoti simili a quello del 2009 a L’Aquila e dei mesi scorsi nella zona di Amatrice. Riguardano lo stesso settore, un settore preoccupante. Stiamo parlando di un sistema di faglie attive che si muove in modo complesso: sono terremoti estensionali sull’asse della catena appenninica, lungo un settore di circa 100 km carico di energia. In pratica, ogni scossa aumenta il carico di energia sulla faglia adiacente“.

Se quelle appena lette sembrano per alcuni parole incomprensibili, di certo non lo è questo esempio fatto da Valensise: “È come se l’Italia venisse tirata e l’Appennino si estendesse longitudinalmente. Le scosse di terremoto stanno migrando verso sud-est. Il punto di arrivo è la regione interessata dalle scosse del 2009 a L’Aquila. I terremoti dovrebbero aver consumato l’energia accumulata in questo settore, verso sud-est. In direzione nord-ovest, per intenderci verso Camerino, la situazione è ancora in evoluzione: è presto per esprimere un giudizio. Non siamo in grado di dire se si sia già liberata tutta l’energia in gioco“.

Infine delle parole, pronunciate ancora da Gianluca Valensiste, sismologo dell’IStituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, che senza dubbio lasciano l’amaro in bocca. Riferendosi proprio alle scosse di terremoto dello scorso 18 gennaio 2017, l’esperto conclude così: “È l’ultimo pezzo di crosta carico di energia che restava sano tra le zone dei sismi del 2009 e quelle dei mesi scorsi. Non potevamo sapere quando ma ce le aspettavamo, e adesso sono successe“.

A cura di Biagio Romano

 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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