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Venerdì 15 Marzo
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Terremoto in Molise, il sismologo rivela: “La faglia che si è attivata…”

Terremoto in Molise, il sismologo Ingv rivela ulteriori dettagli sulla faglia che si è attivata. Il sisma ieri è stato avvertito in diverse regioni.

Terremoto in Molise, il sismologo rivela: “La faglia che si è attivata…”
Fonte foto: pixabay.com

Terremoto in Molise, il sismologo Ingv rivela: “La faglia che si è attivata…”. I dettagli

Ieri sera, alle ore 23:52 un intenso terremoto di magnitudo 4.6 ha interessato la provincia di Campobasso, in Molise. La scossa però è stata avvertita anche in altre regioni. Fortunatamente non ci sono stati danni a persone o cose, però la paura tra gli abitanti c’è. Dopo i sopralluoghi nei comuni interessati dall’evento tellurico, i sindaci hanno deciso per la riapertura degli edifici scolastici giovedì, come riporta il Corriere. Leggi anche: Terremoto in Molise, l’esperto svela: “Dobbiamo aspettare dalle 24 alle 48 ore..

Meccanismo simile al 2022

Si è trattato di un meccanismo simile al sisma del 2002 a San Giuliano di Puglia, che causò una trentina di morti. Il sismologo Alessandro Amato spiega che è simile per profondità, tipo di movimento ed orientamento est-ovest, anche se la direzione non è stata definita del tutto. E’ presto per dire con certezza se si tratta della stessa faglia del 2002, oppure di un’altra. La distanza è di circa 15-20 km. La faglia di ieri sera si trova poco più a sud. Probabilmente si tratta un sistema di faglie parallele.

Terremoto di tipo trascorrente

L’Ingv ha fatto sapere che si è trattato di un terremoto di tipo trascorrente, ovvero la faglia che si è attivata ha un movimento orizzontale, come riporta Alessandro Amato, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Secondo i calcoli effettuati dai tecnici, la rottura è avvenuta in un piano della faglia lungo non più di 2-3 chilometri, molto meno rispetto al forte terremoto in Turchia, dove la rottura è stata lunga 300 km.

Scossa avvertita in una vasta area

Anche se non si è trattato di una scossa elevata, è stata però avvertita in una vasta zona, perché le onde sismiche nelle zone più lontane dall’Appennino si propagano più facilmente e raggiungono anche zone lontane. Tutto questo dipende anche dalla profondità dell’ipocentro.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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