
Importanti dichiarazioni dall’India: ecco cosa emerge circa la sismicità della zona
Terremoto Nepal, secondo gli esperti non è il vero ‘big one’ – E’ stata forte, ha provocato migliaia di vittime, ma secondo gli esperti non è il vero ‘big one’ della zona; le ultime dichiarazioni trapelate dal mondo scientifico non sono confortanti per quanto concerne la situazione nell’Himalaya. Il terremoto in Nepal di cui si sta discutendo in questi giorni e che sabato 25 aprile ha devastato la capitale Kathmandu, è tra i più forti che il paese abbia mai subito; bisogna tornare indietro di quasi 100 anni per rivedere un sisma che da queste parti superi il settimo grado Richter. Pur tuttavia, dall’India emergono nuovi allarmi: il vero ‘big one’ dell’Himalaya non è stato il sisma del 25 aprile scorso; quello del Nepal insomma, rientra nella categoria dei forti terremoti, di quelli che certamente segnano la storia di un paese, ma al contempo è classificabile nella ‘normalità’ della storia sismica himalayana. In realtà il vero big one, la scossa ‘del secolo’, in queste zone è attesa ed è nelle previsioni certamente più forte di quella delle scorse ore; potrebbe accadere in qualsiasi momento ed in qualsiasi zona compresa tra il Tibet, il Nepal, il nord dell’India ed il Pakistan. Queste zone sono esposte alla pressione della placca indiana su quella euroasiatica e ne fanno uno dei territorio sismici più pericolosi al mondo; dall’India, in cui lo studio della sismicità del paese ha fatto enormi progressi negli ultimi anni, si vuole mettere in guardia.
La zona negli ultimi 15 anni ha tremato parecchio: il terremoto del Kashmir del 2005 è andato oltre l’ottavo grado Richter, nel 2008 il Sichuan cinese (posto non molto lontano dalla grande faglia himalayana) ha ucciso più di 30mila persone, anche in India sono stati tanti i terremoti e adesso è arrivato questo del Nepal. Ma secondo gli esperti, tutti questi costituiscono ‘prove generali’ di un sisma più forte: storicamente del resto, dicono gli studiosi, nella zona si hanno notizie di terremoti molto remoti con magnitudo over 8.5; la preoccupazione è che il sisma del Nepal, prodotto da una faglia secondaria rispetto alla spaccatura himalayana, possa aver attivato qualche faglia molto più grande e quindi più pericolosa.