Terremoto, sciame sismico in corso ai Campi Flegrei
Con il passare del tempo gli sciami sismici ai Campi Flegrei sono sempre più frequenti. La Repubblica riporta le parole di persone comuni che condividono l’esperienza, forse per sentirsi più vicini e scacciare la paura. “Da stamattina è un continuo tremare”, dice Angela. “Ho sentito la scossa ad Agnano, una scossa ondulatoria”, racconta Massimo. “Un capogiro, ho perso l’equilibrio, ero in zona Solfatara, a Pozzuoli”, ricorda Assunta.
Lo sciame sismico ai Campi Flegrei, ma senza una scossa troppo intensa
In queste ore sono stati registrati oltre 35 terremoti dall’Osservatorio Vesuviano. La scossa più forte è avvenuta alle 14:04 di oggi, venerdì 8 marzo 2023, di magnitudo 2.3 nei pressi dell’Accademia Aeronautica, con ipocentro a 1 km. Con questa potenza limitata, il sisma è stato avvertito a Pozzuoli, Bacoli e in alcune aree di Napoli, la paura c’è sempre per quanto ci si possa essere abituati, il timore di una scossa molto più forte esiste.
Le parole Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv
L’evento si è manifestato dopo una lunga serie di scosse meno importanti, uno sciame sismico partito dalle 23:07 di ieri sera, la più importante di M 1.9 in piena notte, alle ore 3:41. Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Antonio Di Vito, afferma: “Si tratta di uno sciame concentrato in un’area relativamente piccola, la cui dinamica rientra nella crisi bradisismica in atto, che si traduce nel sollevamento del suolo dei Campi Flegrei e in continue sollecitazioni della roccia, che per reazione rilascia energia e si frattura”. Questa la spiegazione del fenomeno sismico, poi aggiunge: “Sono in corso verifiche sugli altri parametri monitorati ma che al momento non evidenziano variazioni significative”.
Nei casi di questo genere, il focus è sempre proiettato sull’eventualità di una risalita di magma. Negli ultimi giorni, la Commissione Grande Rischi – Settore rischio vulcanico aveva sottolineato come non sussistano motivi sufficienti perché venga aumentato il livello di allerta (adesso è giallo), anche se è ritenuto necessario proseguire l’attività di comunicazione verso la popolazione e le autorità competenti sugli scenari previsti, sull’elevata incertezza previsionale e sulle possibili azioni di mitigazione da mettere in atto. In merito a possibili segnali premonitori di un cambio di scenario, che potrebbero precedere eventuali esplosioni, gli esperti internazionali avevano evidenziato come non ci sarebbe, al momento, una univoca interpretazione dei segnali di monitoraggio.
Cosa ha detto Italo Giulivo
Italo Giulivo, direttore della Protezione civile della Regione Campania, negli scorso giorni è intervenuto a un corso di formazione per la comunicazione del rischio e aveva sottolineato che “l’area dei Campi Flegrei è fortemente monitorata e c’è un continuo e costante confronto con la comunità scientifica, deputata a condividere eventuali segnali di attenzione per l’innalzamento dei livelli di allerta. Ecco, in questo momento non c’è alcun segnale che va in questa direzione“. Intanto, a Bacoli è stato inaugurato il nuovo comando di Polizia municipale di Bacoli, che ospiterà il centro operativo comunale. Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha detto che sarà pronto per affrontare ogni tipo di emergenza, in primis il bradisismo.
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