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Venerdì 15 Marzo
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Strage della Marmolada, aumenta il numero delle vittime. Si cercano 13 persone

Disastro della Marmolata, il numero delle vittime sale a 7. Due feriti in maniera grave, 13 i dispersi

Strage della Marmolada, aumenta il numero delle vittime. Si cercano 13 persone
Strage della Marmolada, aumenta il numero delle vittime. Si cercano 13 persone

Marmolata, le vittime sono 7 e i dispersi 13

È salito a sette il numero dei morti causati dal disastro della Marmolada, dove si è staccata un’enorme massa di ghiaccio e roccia che ha travolto qualsiasi cosa trovasse sul suo cammino.. E non è tutto: otto persone sono rimaste ferite, due delle quali in maniera grave. Sono tredici, invece, i dispersi, tre dei quali stranieri. Ci sono, come riporta Ansa.it, anche belle notizie: cinque escursionisti si sono fatti vivi nella seconda giornata di ricerche.

Difficoltà nelle operazioni di ricerca

Il bilancio è ancora parziale, quindi: i soccorritori continuano a portare avanti le ricerche, che quest’oggi sono state interrotte per diverse ore a causa del maltempo. Si rischiano anche ulteriori crolli: è per questo motivo che le operazioni procedono con estrema cautela, per non mettere in pericolo la vita dei soccorritori. In queste ore è scattato il rischio di crolli anche su altri ghiacciai.

Draghi: “Questo è un dramma che dipende dalla situazione climatica”

Il premier Mario Draghi si è recato fino a Canazei, dove ha tenuto un vertice con amministratori e tecnici e ha incontrato alcuni familiari di vittime e dispersi: “Oggi l’Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto. Questo è un dramma che certamente ha delle imprevedibilità ma certamente dipende dall’ambiente e dalla situazione climatica”.

Draghi: “Il Governo deve prendere provvedimenti”

Il Governo, ha dichiarato Draghi, “deve riflettere e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima possibilità di succedere e anzi venga evitato. Il premier farà il punto con Protezione civile, soccorritori e autorità locali. Con lui il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i presidenti del Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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