La NASA raccoglierà rocce dal suolo lunare e le metterà a disposizione dei collezionisti

La NASA raccoglierà rocce dal suolo lunare e le metterà a disposizione dei collezionisti

Mentre la NASA sta lavorando senza sosta per raggiungere il suo prossimo obiettivo, ovvero quello di far atterrare sulla luna un uomo e una donna entro il 2024, il programma Artemis si sta concentrando anche sull’adozione di misure per favorire un’espolarazione lunare sicura e sostenibile. La NASA si affiderà ad enti privati per raccogliere suolo lunare. La notizia è arrivata nella giornata di giovedì 10 settembre e a comunicarla è stato proprio l’amministratore della NASA, Jim Bridenstine. Leggi anche: La NASA sta tracciando un asteroide più grande del Big Ben: presto entrerà in collisione con l’orbita terrestre

L’obiettivo della Nasa

La NASA, infatti, ha pubblicato la cosiddetta Request for Quotations, ovvero la richiesta di offerta, per ottenere da aziende private offerte per l’acquisto di materiale roccioso o regolite proveniente dal suolo lunare. Le aziende possono essere più di una e verranno pagate solo nel momento in cui il materiale sarà consegnato. L’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere dei campioni di suolo lunare entro il 2024. Il materiale potrà essere raccolto in qualsiasi luogo della superficie della Luna e potrà essere di diverso tipo, quindi vanno bene rocce, ghiaccio o polvere. I materiali raccolti non dovranno essere valutati o esaminati, ma solo consegnati e la consegna potrà avvenire anche sulla Luna, quindi non sarà necessario riportare i campioni sul nostro pianeta. Infine, ha specificato che il compenso non si baserà sulla quantità di suolo lunare raccolto. La Luna potrebbe diventare una miniera: ecco il progetto della NASA

Campioni lunari: quanti sono e cosa ci hanno fatto scoprire

I campioni lunari attualmente sono oltre duemila e sono stati prelevati durante le varie missioni. Nonostante si tratti un bottino così prezioso, purtroppo alcuni di questi sono andati persi e non ce ne sono più tracce. I campioni lunari possono essere osservati su un atlantide dove sono catalogati per missione e tipologia. Qui si possono osservare le immagini, le caratteristiche e leggere degli studi che li hanno riguardati. Ma cosa ci hanno fatto coprire fino ad oggi questi campioni lunari? Leggi anche Le tecnologie di SpaceX potrebbero riportare gli Usa sulla Luna: ecco i dettagli

Le scoperte sulla Luna

Le ricerche proseguono da più di 50 anni e, chiaramente, non sono ancora finite. All’inzio si cercavano nuove forme di vita, ma anche dopo la scoperta che gli extra terrestri lunari non esistono, le ricerche non si sono fermate. Grazie a queste abbiamo scoperto che la Luna non è una landa deserta, ma è presente dell’acqua. La storia del nostro satellite è stata piuttosto turbolenta e caratterizzata da un passato ricco di eruzioni vulcaniche e da un intenso bombardamento meteoritico di cui sono chiaramente visibili i segni.