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Venerdì 19 Aprile
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Stella “espulsa” da una galassia: ecco dove è successo e perché

La stella S5-HVS1 ha cambiato rotta (e aumentato la velocità) a causa della forza del buco nero Sagittarius A*. ecco cosa sta succedendo

Stella “espulsa” da una galassia: ecco dove è successo e perché
Foto PixaBay

Stella “espulsa” da una galassia: ecco dove è successo e perché

Decisamente suggestivo lo “spettacolo astronomico” a cui hanno assistito di recente alcuni ricercatori: una stella è stata letteralmente “espulsa” dalla nostra galassia, un fenomeno mai visto prima! O meglio, l’astro si sta progressivamente allontanando dal centro della galassia per spostarsi all’esterno. A riportarlo è la rivista Focus. Cosa sta succedendo dunque nello spazio?

La “stella ribelle” si allontana dalla galassia

La stella in questione, spiega Focus, si chiama S5-HVS1 ed è “in fuga” dalla galassia. Perché? Grazie alle osservazioni dell’Anglo-Australian Telescope e del telescopio Gaia è stato evinto che questa stella è stata spinta via dal centro della galassia da una grande forza gravitazionale. Questa forza proviene da un buco nero supermassiccio chiamato Sagittarius A*, il quale ha letteralmente fatto cambiare rotta a S5-HVS1 spingendola a velocità aumentata verso la parte esterna della galassia.

Cosa succederà

S5-HVS1, la cui massa è di due soli e mezzo, ha raggiunto una velocità di 1.755 km al secondo ed è ora diretta verso lo spazio intergalattico, dove non dovrebbe incontrare altri buchi neri. A rendere più interessante e unico questo fenomeno astronomico è il fatto che la sua “stella compagna”, nel momento in cui la forza di Sagittarius A* cambiava la rotta di S5-HVS1, è stata invece risucchiata e distrutta dallo stesso buco nero. Il che fa di S5-HVS1 una stella “ribelle sopravvissuta“. In ogni caso questo evento speciale non avrà nessuna conseguenza sul pianeta Terra, che dista anni luce dalla posizione di S5-HVS1.

Cometa Borisov, le ultime foto scattate dal telescopio Hubble ne hanno immortalato alcuni dettagli importanti

La cometa 2I / Borisov passerà alla storia come la cometa che illuminò il Natale 2019. Ormai ha assunto il ruolo di celebrità cosmica e sono ormai tanti gli astronomi che provano ad immortalarla con scatti fotografici suggestivi.

La cometa è stata fotografata a 300 milioni di km di distanza

Anche il telescopio della NASA / ESA, Hubble Space è riuscito a fotografare la cometa ad una distanza di poco meno di 300 milioni di chilometri, riuscendo a individuarne gustosi dettagli. “Hubble ci fornisce la migliore misura delle dimensioni del nucleo della cometa Borisov, che è la parte veramente importante della cometa” ha dichiarato l’astronomo David Jewitt dell’Università della California, Los Angeles in una intervista ripresa dal sito Sciencealert.

Cosa hanno evidenziato le ultime immagini

Le ultime immagini avrebbero dimostrato che il raggio della cometa è inferiore a mezzo chilometro. Un dato prezioso perché ci consente di poter conoscere le dimensioni e ci aiuta a determinare il numero totale e la massa di questi oggetti presenti nel Sistema Solare e nella Via Lattea. La cometa interstellare Borisov è il secondo oggetto di questa tipologia individuato dagli astronomi dopo Oumuamua. A scoprire questa cometa è stato un astrofilo ucraino, Gennadiy Borisov, nello scorso mese di agosto, utilizzando un telescopio di propria costruzione. Borisov osservò una cometa precedentemente non identificata che si stava dirigendo verso il nostro pianeta a una distanza di circa il doppio rispetto all’orbita di Marte.

Svelata la presenza di nebbia di gas e polvere

La prima analisi della traiettoria fece capire che questo oggetto che viaggiava ad una velocità spedita non poteva provenire dai rifiuti congelati ai margini del nostro Sistema Solare, ma che doveva venire da un’altra galassia. Trovare due oggetti alieni in due anni è chiaramente un fatto singolare che apre interessanti interrogativi. Oggi è lecito chiedersi quanti sono gli oggetti interstellari realmente presenti nel cosmo. Le immagini immortalate dal telescopio Hubble sono a dir poco sbalorditive e hanno rivelato la presenza di una nebbia di gas e polvere mentre il nucleo, a lungo congelato nel deserto tra le stelle, si sta sciogliendo per l’effetto del calore del Sole.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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