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Mercoledì 20 Marzo
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Una miriade di esopianeti nella nostra galassia potrebbero essere fatti di diamanti e rocce

Una miriade di esopianeti nella nostra galassia potrebbero essere fatti di diamanti e rocce. Lo studio.

Una miriade di esopianeti nella nostra galassia potrebbero essere fatti di diamanti e rocce
In foto una galassia - Pixabay

Una miriade di esopianeti nella nostra galassia potrebbero essere fatti di diamanti e rocce

Un recente studio di un gruppo di ricercatori dell’Arizona State University ha svelato come un gran numero di esopianeti al di fuori del nostro Sistema Solare possa essere composto da diamanti e rocce. A spiegare come questo sia teoricamente possibile è stato Harrison Allen-Sutter, autore dello studio e ricercatore presso la School of Earth anche Space Exploration. Leggi anche: Un team di ricercatori scopre tracce di vita su Venere: ecco i risultati dello studio

Come nascono gli esopianeti ricchi di diamanti

Gli esopianeti protagonisti della ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Planetary Science Journal hanno un rapporto di carbonio e ossigeno nettamente più elevato rispetto a quello riscontrato sulla Terra, da qui la teoria secondo cui esisterebbero in tutta la galassia una miriade di pianeti che orbitano attorno a una stella diversa dal Sole formati da diamanti. L’esperimento si è basato sulla riproduzione in laboratorio dell’interno degli esopianeti in carbonio: a questo scopo, il team di ricerca dell’Arizona University ha impiegato una pressione altissima e un calore elevato, due elementi che hanno portato il carburo di silicio a reagire con l’acqua fino a trasfrormarsi in silice e, soprattutto, diamanti. Cosa succede, invece, se un pianeta nasce da una stella dove il rapporto di carbonio e ossigeno è minimo? L’esempio concreto ci viene offerto dalla nostra Terra, contraddistinta per l’appunto da un rapporto inferiore: pochi sanno forse che la percentuale di diamanti presente sul globo terrestre corrisponde allo 0,001%, nulla in confronto alle percentuali di ossidi e silicati. Leggi anche: I COLLEZIONISTI POTRANNO ACQUISTARE PARTI DEL SUOLO LUNARE: L’IDEA DELLA NASA

Il caso dell’esopianeta 55 Cancri e

55 Cancri e è stato scoperto per la prima volta nel 2004. Inizialmente, gli studiosi pensarono che l’esopianeta fosse ricco di carbonio tanto da dare quasi per scontata la presenza considerevole di diamanti. In seguito però, alla luce anche della variazione termica da record registrata in più di un’occasione, i ricercatori abbandonarono l’idea iniziale. Ciò però non significa che non esistano esopianeti che possano essere fatti d diamenti e rocce, come hanno osservato in laboratorio gli studiosi dell’Università statunitense dell’Arizona. Leggi anche: ASTEROIDE GRANDE IL BIG BEN IN ROTTA DI COLLISIONE CON L’ORBITA TERRESTRE: ECCO COSA STA SUCCEDENDO

I risultati

A tal proposito, è bene ricordare come ci siano concrete possibilità che una percentuale compresa tra il 12 e 17% dei sistemi planetari sia posizionata attorno a stelle composte principalmente di carbonio: di conseguenza, stando ai risultati ottenuti dalla ricerca capeggiata da Harrison Allen-Sutter, è assai probabile la presenza di un gran numero di esopianeti costituiti quasi soltanto da diamanti e rocce. Nel corso dei prossimi mesi si attendono nuove ricerche che possano confermare la tesi del gruppo di ricercatori dell’Arizona State University.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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