
Con l’ondata di caldo cresce l’uso del condizionatore: il fresco quest’anno costerà più caro
Le temperature estreme previste per l’estate 2025 stanno già trasformando il climatizzatore in un alleato indispensabile per milioni di famiglie italiane. In città soffocanti e appartamenti esposti al sole, tenerlo acceso ore e ore è spesso l’unico modo per dormire o lavorare con un minimo di comfort. Ma questa comodità ha un prezzo. A causa dell’utilizzo sempre più intensivo, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, il climatizzatore farà lievitare sensibilmente i costi delle bollette elettriche rispetto alle stagioni più miti. Secondo le ultime stime, restare freschi quest’estate potrebbe significare sborsare anche centinaia di euro in più, specie se si utilizza il sistema in modo continuativo. Ecco qual è la situazione, come riportato da Altroconsumo.it.
Quanto costa davvero rinfrescarsi
La spesa varia moltissimo in base a quanto tempo si tiene acceso il climatizzatore e al tipo di impianto installato. Per chi lo usa poco – diciamo due ore al giorno – il sovrapprezzo estivo sarà contenuto: circa 50-60 euro nei tre mesi centrali. Chi lo accende in media otto ore al giorno può arrivare a 280 euro, mentre per un utilizzo intensivo (oltre dieci ore quotidiane) si sfondano facilmente i 400 euro in più rispetto alla primavera. Il motivo? L’alto consumo energetico: si può arrivare anche a 1.200 kWh in una sola stagione. Le tariffe, seppur stabili rispetto all’estate scorsa, amplificano l’impatto. Va detto che i modelli vecchi o mal mantenuti consumano ancora di più, soprattutto se lavorano in ambienti caldi o non isolati correttamente.
I blackout e l’effetto sulle reti
Oltre alla bolletta, l’uso intenso dei condizionatori mette sotto pressione anche la rete elettrica. Nelle grandi città, con l’arrivo del caldo, si moltiplicano i blackout, sia generalizzati che domestici. Con un contratto da 3 kW, un solo climatizzatore assorbe già un terzo della potenza disponibile. Se si aggiungono lavatrici, lavastoviglie o persino il frigorifero in fase di raffreddamento, il rischio di far saltare il contatore è concreto. Il problema si aggrava quando ci sono più apparecchi accesi contemporaneamente. Anche questo contribuisce a rendere il “comfort estivo” un lusso da gestire con attenzione, non solo per il portafoglio, ma anche per evitare disagi tecnici in casa.
Come rinfrescarsi senza spendere una fortuna
Per tenere sotto controllo i consumi la scelta del condizionatore giusto è essenziale: meglio puntare su modelli a basso consumo energetico, ben dimensionati rispetto agli ambienti. Installarli correttamente, mantenere puliti i filtri e non esagerare con la temperatura impostata (mai sotto i 26 °C) può davvero fare la differenza. Se possibile, conviene affiancare al climatizzatore sistemi più economici come ventilatori o tende da sole, che riducono l’ingresso del calore. Infine, evitare di usare grandi elettrodomestici nelle ore più calde aiuta a non sovraccaricare il contatore. Il segreto è trovare il giusto equilibrio tra comfort e buon senso: anche con poco si può restare freschi… e leggeri in bolletta.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.