
Il ritorno all’ora solare e le sue conseguenze sul ritmo quotidiano e sulla luce del giorno
Con la fine di ottobre torna l’ora solare, segnando la fine del periodo di ora legale che ci ha accompagnato per tutta l’estate. Tra pochissimo riporteremo indietro le lancette di un’ora guadagnando così sessanta minuti di sonno in più. Tuttavia il rovescio della medaglia è rappresentato dalla perdita di luce nelle ore pomeridiane: farà buio prima, influenzando la percezione del tempo e, per molti, anche l’umore. Questo passaggio, apparentemente semplice, può in realtà incidere sul nostro equilibrio psicofisico, soprattutto nei primi giorni di adattamento.
Il cambio orario in Europa
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, infatti, precisamente alle ore 3, le lancette andranno spostate indietro di un’ora. Il ritorno all’ora solare non riguarda soltanto l’Italia ma coinvolge tutti i Paesi europei che seguono la stessa convenzione. L’ora legale, introdotta negli anni Sessanta, nacque con l’obiettivo di risparmiare energia sfruttando al meglio le ore di luce naturale. Negli ultimi anni, però, la reale efficacia di questa misura è stata oggetto di discussione: i vantaggi sui consumi energetici sembrano ridotti, mentre l’impatto sull’organismo umano è diventato un tema di crescente interesse. Molti esperti sostengono che il corpo umano fatichi ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti di orario, soprattutto in chi soffre di disturbi del sonno o ha orari lavorativi rigidi.
Il dibattito sul cambio orario
All’interno dell’Unione Europea il dibattito sull’abolizione definitiva del cambio orario rimane aperto. Da tempo si discute la possibilità di adottare un unico orario stabile per tutto l’anno, lasciando ai singoli Stati la libertà di scegliere se mantenere quello solare o quello legale. Il ritorno all’ora solare comporta infatti un temporaneo sfasamento del ritmo sonno-veglia, con possibili sensazioni di stanchezza, calo di concentrazione e leggera irritabilità. Per la maggior parte delle persone, tuttavia, si tratta di un disagio passeggero che si risolve nell’arco di pochi giorni.
Come affrontare il cambio senza stress
Nel 2025 tutto resterà invariato: a ottobre si tornerà all’ora solare mentre l’ora legale sarà ripristinata nell’ultimo weekend di marzo 2026. I dispositivi elettronici di nuova generazione si aggiorneranno automaticamente, mentre orologi analogici e apparecchi più datati andranno regolati manualmente. Per ridurre gli effetti del cambio d’ora, è consigliabile mantenere orari di sonno regolari, trascorrere più tempo alla luce naturale e svolgere attività fisica leggera durante il giorno.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.