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El Niño: c’è il 90% di possibilità che possa continuare fino a fine anno

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centro meteo italiano

Continua a rafforzarsi El Niño nel Pacifico equatoriale: ora c’è il 90% di possibilità che possa continuare almeno fino a fine anno.

El Nino c'è il 90 su 100 di possibilità che possa continuare fino a fine anno

Continua a rafforzarsi El Niño nel Pacifico equatoriale: ora c’è il 90% di possibilità che possa continuare almeno fino a fine anno. Fonte: bom.gov.au

El Niño: c’è il 90% di possibilità che possa continuare fino a fine anno – 23 luglio 2015 – Già nel mese di marzo di quest’anno era stata dichiarata ufficialmente dalla NOAA la situazione di El Niño nell’Oceano Pacifico e da allora il fenomeno non ha mai smesso di rafforzarsi: i paramenti sono ancora tutti oltre la soglia critica e continuano ad aumentare anche per via della presenza di diversi cicloni tropicali, la cui massiccia presenza nel pacifico è strettamente collegata proprio a El Niño. El Niño, scientificamente conosciuto come ENSO (El Niño-Southern Oscillation), è un fenomeno climatico che si verifica nell’Oceano Pacifico centrale periodicamente. L’ENSO è una teleconnessione atmosferica,  che accoppia il sistema atmosferico a quello oceanico: l’oscillazione meridionale atmosferica consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro-occidentale, mentre El Niño, ovvero la parte oceanica, consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. I due fenomeni vanno di pari passo, ovvero quando siamo in fase di El Niño, contemporaneamente la pressione sul Pacifico occidentale è alta e viceversa: ancora non si conosce il meccanismo per cui questo fenomeno si inneschi, ma è evidente che non possa sussisterne uno in mancanza dell’altro. […]

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Anomalie nella temperature superficiale del mare: vicino alle coste americane l’acqua è più calda anche di 2°C rispetto alla media. Fonte: bom.gov.au

Sono numerosi i fattori che giocano un ruolo importante nella formazione di El Niño anche se, come detto, in nessuno di essi può essere individuata la causa scatenante. El Niño consiste in un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche lungo le coste di Ecuador e Perù, che di conseguenza fa aumentare anche la temperatura dell’aria a contatto con la superficie marina che a sua volta fa diminuire il gradiente di pressione tra il Pacifico orientale ed occidenatale: di conseguenza vengono debilitati gli alisei che spirano tra Perù ed Indonesiae con i venti affievoliti, diminuisce anche la risalita delle acque profonde dal fondale marino, che sono più fredde, la quale fa in modo che le acque superficiali si riscaldino, riportandoci nuovamente alla situazione iniziale. […]

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El Nino sta raggiungendo il suo picco e continuerà per il resto dell’anno. Fonte: bom.gov.au

La temperatura superficiale del mare, che è uno degli indicatori più facilmente osservabili, si è riscaldata ulteriormente nelle ultime due settimane, con un’anomalia positiva che ora è di +2.0°C in prossimità delle coste americane. Anche la temperatura in profondità è notevolmente oltre la media, con una anomalia anche di +6°C, così come gli alisei si sono notevolmente affievoliti. Un altro indicatore di El Niño molto importante è la nuvolosità, che aumenta durante gli episodi nel centro del Pacifico, proprio come si sta osservando in questi mesi. El Niño continuerà a tenere banco nelle acque equatoriali del Pacifico almeno fino alla fine del 2015 con una probabilità altissima, del 90%, per poi proseguire anche nei primi mesi del 2016: stando alle ultime uscite modellistiche poi, El Niño dovrebbe raggiungere il suo picco durante quest’estate.

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