
Nel Pacifico c’è il 75% di possibilità che El Niño si sviluppi nei prossimi mesi: quali ripercussioni ci saranno sull’inverno europeo?

Salgono al 75% le possibilità che El Niño si possa sviluppare nei prossimi mesi: si tratterà comunque di un evento generalmente di debole intensità, con dunque poche ripercussioni a livello globale. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov
Condizioni neutrali nel Pacifico ma stiamo andando verso una fase di El Niño
Nel Pacifico equatoriale, dopo un lungo periodo caratterizzato da La Niña, le condizioni sono tornate neutrali per quello che riguarda l’ENSO (El Niño Southern Oscillation): tutti i parametri indicatori di tale fenomeno si sono infatti riportati prima su valori attorno alle medie e poi non hanno più smesso di salire. Ci sono sempre più possibilità quindi che nei prossimi mesi si possa sviluppare proprio El Niño, con le temperature superficiali del mare che appunto non hanno mai smesso di aumentare portandosi ormai su valori prossimi alla soglia utile per poter dichiarare tale fenomeno.
Parametri vicini alla soglia, c’è il 75% di possibilità che El Niño si sviluppi
Non solo le temperature superficiali del mare stanno salendo, con anche tutti gli i parametri che continuano la loro corsa verso valori sempre più vicini alla soglia di El Niño. In questo momento siamo in una condizioni di preallerta, con le ultime uscite dei modelli che vedo questa fase neutrale nel Pacifico equatoriale finire già durante i prossimi mesi. Le probabilità che si entri in una fase di El Niño sono del salite fino al 75%, con il fenomeni che potrebbe iniziare a farci compagnia già prima della fine del 2018.
Quale può essere l’impatto di El Niño sull’inverno europeo?
A seconda dell’intensità di El Niño, il fenomeno può influenzare il clima anche a livello globale. Una delle zone che più risentirà di questi cambiamenti dovuti a El Niño sarà soprattutto quella del Pacifico, ma anche l’Europa potrà venire influenzata, indirettamente, dalla presenza di questo fenomeno. Negli anni in cui El Niño è fortemente sviluppato, solitamente ci sono inverni molto freddi nella zona orientale e in Russia, mentre saranno più miti nel resto del continente, con El Niño che condiziona fortemente la NAO (North Atlantic Oscillation), producendone un responso negativo. Secondo le ultime uscite dei modelli però, El Niño non dovrebbe risultare molto intenso nei prossimi mesi, con dunque una scarsa influenza su quello che sarà l’inverno europeo.