
Ultime battute di El Niño nel Pacifico equatoriale metre ora è allerta perché si possa sviluppare La Niña già nei prossimi mesi.

Ultime battute di El Niño nel Pacifico equatoriale metre ora è allerta perché si possa sviluppare La Niña già nei prossimi mesi. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov
El Niño sempre più debole nel Pacifico: è allerta per La Niña già nei prossimi mesi – 26 aprile 2016 – E’ il canto del cigno di uno dei El Niño più intensi mai registrati, il quale, nonostante si verifichi limitamente all’Oceano Pacifico equatoriale, è stato in grado di influenzare il clima a livello globale. Sono le ultime batttute infatti di questo El Niño che ha raggiunto il suo picco massimo a cavallo tra la fine di dicembre 2015 e l’inizio di gennaio 2016, con valori molto simili all’evento record del 1997-1998: da qui, El Niño ha iniziato gradualmente ad attenuarsi, con i valori di tutti i suoi principali paramentri indicatori che ormai si sono riportati sotto la soglia di allerta. Non solo però perchè ora è allerta per il sempre più probabile sviluppo de La Niña già dai prossimi mesi. […]
Non smette l’allerta nel Pacifico equatoriale, dove dopo un El Niño quasi record, i principali modelli danno sempre più peso all’ipotesi che possa svilupparsi il suo opposto, La Niña, con il 50% di possibilità che i principali indicatori oltrepassino la soglia limite già nei prossimi mesi. La Niña, esattamente come il suo opposto, a seconda della sua intensità può avere effetti anche a livello globale, ma in particolre influenzerà il clima soprattutto delle Americhe, dell’Asia e dell’Oceania. In particolare, in Asia La Niña porta ad una diversa distribuzione dei cicloni tropicali, i quali tendono ad interessare maggiormente le coste sud orientali della zona, specialmente Cina, Malaysia, Filippine e Indonesia. Nel Nord America invece La Niña porta precipitazioni sopra media nel Midwest, sulle montagne Rocciose ed in generale sugli stati della West Coast, mentre sul resto degli USA il clima diviene più secco: in Canada, La Niña porta inverni più freddi e nevosi. Al contrario di El Niño poi, la stagione degli uragani tende ad essere sopra media nell’Atlantico, mentre si formeranno meno sistemi nel Pacifico. […]

Sembra sempre più probabile che possa svilupparsi La Niña, con il 50% di possibilità che i principali indicatori oltrepassino la soglia limite già nei prossimi mesi. Fonte: bom.gov.au
Nell’America Latina, La Niña ha un impatto disastroso soprattutto su Perù e Cile, dove solitamente si assiste a lunghi periodi siccitosi, mentre sul Brasile e sulle Ande orientali le precipitazioni saranno sopra media con il rischio di diffuse alluvioni. Episodi di La Niña sono stati registrati in particolare nel 1904, 1908, 1910, 1916, 1924, 1928, 1938, 1950, tra il 1954 e il 1957, 1964, 1970–1972, 1973–1976, 1983–1985, 1988-1989, 1995–1996, 1998-2001, 2007–2008 e tra il 2010 e il 2012. Nonostante sia ancora molto difficile prevedere con esattezza quando El Niño possa definitivamente esaurirsi, i modelli sono però sempre più propensi a vedere uno scenario dominato da La Niña: c’è il 50% di possibilità infatti che questa possa svilupparsi nel prossimo autunno boreale ma una tale tendenza necessita ancora di ulteriori conferme.
a cura di Martina Rampoldi