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El Niño: sono ormai 6 mesi che il fenomeno persiste nel Pacifico

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centro meteo italiano

Sono ormai sei mesi che El Niño tiene banco nel Pacifico equatoriale e non accenna ad attenuarsi: il picco è previsto entro fine dicembre 2015.

El Nino sono ormai 6 mesi che il fenomeno persiste nel Pacifico

Sono ormai sei mesi che El Niño tiene banco nel Pacifico equatoriale e non accenna ad attenuarsi: il picco è previsto entro fine dicembre 2015. Fonte: pmel.noaa.gov

El Niño: sono ormai 6 mesi che il fenomeno persiste nel Pacifico – 12 novembre 2015 – Sono ormai passati sei mesi da quando, durante lo scorso mese di mese di marzo, la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), agenzia federale americana, ha dichiarato ufficialmente l’apertura del periodo di El Niño nell’Oceano Pacifico equatoriale: da allora El Niño non ha mai smesso di rafforzarsi, con tutti i parametri che ancora oggi continuano a rimanere ben oltre la soglia. Ormai è chiaro che questo El Niño sia uno dei più forti mai registrati con i parametri che hanno raggiunto valori in linea con quelli dell’evento record del 1997-1998. […]

El Niño è destinato a raggiungere il suo picco entro dicembre 2015, per poi iniziare ad attenuarsi già nella prima parte del 2016

El Niño è destinato a raggiungere il suo picco entro dicembre 2015, per poi iniziare ad attenuarsi già nella prima parte del 2016. Fonte: bom.gov.au

El Niño, nome con cui è conosciuto il fenomeno dell’ENSO (El Niño Southern Oscillation), è una teleconnessione atmosferica, ovvero un fenomeno in cui sono accoppiate una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation), che consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro occidentale, una componente oceanica, ovvero El Niño, che invece consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. El Niño che si è formato quest’anno si sta rivelando come detto molto forte con conseguenze a livello di circolazione atmosferica non solamente per l’Oceano Pacifico ma con delle ripercussioni anche a livello globale. Tutti i paramenti sia atmosferici che oceanici negli ultimi mesi di presenza di El Niño, oltre a continuare a rimanere oltre la soglia critica e a rafforzarsi sempre più, hanno ormai raggiunto valori in ilnea con quelli record del 1997-1998: i principali modeli dicono però che ancora non è finita, con il picco massimo di El Niño previsto entro la fine di quest’anno. […]

Anomalia della temperatura superficiale del mare causata da El Niño nel Pacifico equatoriale

Anomalia della temperatura superficiale del mare causata da El Niño nel Pacifico equatoriale. Fonte: bom.gov.au

Tra tutti i paramenti indicatori di una condizione di El Niño, il più facilmente osservabile è sicuramente la temperatura superficiale del mare nella zona dell’Oceano Pacifico equatoriale: qui nelle ultime due settimane l’acqua si è riscaldata ulteriormente, raggiungendo un picco massimo di +2.4°C oltre la media, valori molto simili a quelli record del 1997-1998, durante il più forte El Niño degli ultimi anni. Localmente però, le anomalie della temperatura superficiale del male superano anche i +4.0°C, valori record. Insieme alla temperature superficiale anche tutti gli altri indicatori continuano a rimanere abbondantemente oltre la soglia critica, come la temperatura in profondità che è notevolmente oltre la media, con una anomalia anche di +7°C, così come gli alisei si sono notevolmente affievoliti ed in alcuni casi hanno iniziato a spirare da Est. El Niño continuerà a tenere banco nelle acque equatoriali del Pacifico sicuramente fino alla fine del 2015 raggiungendo il suo picco entro dicembre 2015: una sua attenuazione è prevista già immediatamente dopo, nella prima parte del 2016, con i parametri che però non si dovrebbero riportare sotto la soglia critica prima di maggio/giugno.

Un El Niño intenso significa anche conseguenze sensibili a livello climatico: le zone che più verranno coinvolte saranno quelle che si affacciano su Pacifico, ma anche l’Europa potrà indirettamente venir interessata. Infatti, gli effetti de El Niño si faranno minori man mano che si si allontana dal Pacifico ma non saranno certo trascurabili: come sarà l’inverno in Europa? Negli anni in cui El Niño è fortemente sviluppato, come questo, molto prossimo ai valori raggiunti nell’evento record del 1997-1998, ci saranno inverni molto freddi nella zona orientale e in Russia, mentre saranno più miti nel resto del continente. Infatti El Niño condiziona fortemente la NAO (North Atlantic Oscillation), un pattern di circolazione atmosferica localizzato nell’Oceano Atlantico settentrionale che consiste nella fluttuazione ciclica della differenza di pressione al suolo tra l’Islanda e le Azzorre: El Niño produce un responso negativo della NAO, il che potrebbe dunque caratterizzare l’inverno europeo portando freddo a Nord e clima più mite sul Mediterraneo, Italia compresa.

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