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METEO – ESTATE 2003: Cronaca di una stagione estiva INFERNALE, quasi 40mila morti in Europa, i dettagli

METEO - L'Estate del 2003 è ancora oggi ricordata come una delle estati più calde di sempre, andiamo a vedere cosa accadde

METEO – ESTATE 2003: Cronaca di una stagione estiva INFERNALE, quasi 40mila morti in Europa, i dettagli

Estate 2003, estate infernale con Anticiclone reiterato nel tempo

L’Estate del 2003 è passata alla storia della meteorologia all’epoca come l’estate più calda di sempre in Italia. Tutt’oggi è tra le estati più calde che si siano mai registrate, da quando si prendono le rilevazioni termiche. E’ altresì il peggior incubo che un amante e/o un appassionato del freddo e della neve possano mai avere. E’ stata un’estate calda e anche parecchio siccitosa, non solo per l’Italia, ma anche per la stragrande maggioranza dell’Europa, soprattutto per quella centro-occidentale.

L’Anticiclone offrì pochi spiragli atlantici

L’Anticiclone all’epoca offrì pochi spiragli atlantici, tant’è che se dovessimo chiedere a qualcuno che comunque si interessa degli eventi meteorologici in generale, la maggioranza di loro risponderebbe che non si ricorda nessun break estivo vero e proprio dal mese di maggio a quello di settembre. Unitamente a questo bisogna anche considerare che fece davvero molto caldo, le temperature avevano battuto molti record dell’epoca (molti dei quali sono stati ritoccati ahinoi nelle ultime estati). Cerchiamo di capire però il motivo di questa reiterazione dell’Alta pressione sull’Europa.

Configurazione barica estate 2003

Caldo record in molte aree europee, fonte immagine: Pixabay.

Dal momento che non potremmo esplicare in un solo paragrafo la configurazione barica di ogni settimana dell’estate 2003, illustreremo qual’era la configurazione che è andata per la maggiore nel corso di quella stagione. La situazione sinottica che si è andata ad instaurare in Europa, vedrebbe un Anticiclone costantemente fermo sul vecchio continente grazie ad una perenne depressione presente in pieno Oceano Atlantico (che non offriva altri sbocchi all’Alta pressione) e a delle correnti instabili che risiedevano insistentemente sulle aree europee orientali. Ciò ha apportato al cosiddetto omega blocking, un pattern circolatorio che vede l’Anticiclone fermo per giorni, settimane o mesi su una determinata zona o continente del globo, bloccata ai lati da due perturbazioni. Ma andiamo a vedere cosa portò l’Alta pressione in quei mesi.

Oltre +47°C gradi in Portogallo, oltre +46 in Spagna, fino a +44°C in Francia, oltre +41°C in Italia

Come abbiamo già anticipato nel corso dei precedenti paragrafi, le Nazioni maggiormente colpite da quest’ondata di calore reiterata sono state quelle dell’Europa centro-occidentale. Il 1° agosto si registrò quello che a tutt’oggi è ancora un record per il Portogallo: ad Amareleja, il 1° agosto 2003 si misurarono la bellezza di +47,4°C. In Spagna si raggiunsero i +46,4°C a El Granado. In Francia si raggiunsero punte fino a +44,1°C a Conqueyrac, mentre in Italia la temperatura più alta di quell’estate infernale la misurò Firenze con +41,1°C. Milano si fermò a +40,4°C. Naturalmente, un’ondata di caldo simile, causò dei morti (e neanche pochi) in molti Paesi d’Europa, come vedremo nel prossimo paragrafo.

Quasi 40mila morti in Europa per il caldo

Somiglia più a un bollettino di guerra che a un normale report il bilancio delle vittime di quest’ondata di calore: quasi 40mila morti in Europa. Come si poteva immaginare, i Paesi che hanno pianto più morti sotto questo punto di vista sono tutti quelli dell’Europa centro-occidentale e in primis c’è proprio l’Italia che conta da sola circa 18mila morti. Al secondo posto troviamo la Francia con 15000. La Gran Bretagna ha accertato a seguire 2039 morti, bilancio molto simile in Portogallo con 2000. A seguire Olanda e Germania rispettivamente con 1500 e 300 vittime. I dati sulle morti sono da considerare approssimativi.

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Salvatore Russo

Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, diplomato al Liceo Scientifico nel 2017 ora studente universitario. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook riguardanti la meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale meteo.

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