
Tutto ciò che c’è da sapere sui calcoli renali: il sintomo tipico presentato da Dottor Andrea Conti
I calcoli renali sono una delle patologie più comuni dell’apparato urinario e colpiscono circa il 10% degli uomini e il 5% delle donne: si tratta di piccoli aggregati solidi formati principalmente da sali di calcio che si sviluppano nei reni e, nel momento in cui si muovono lungo le vie urinarie, possono provocare coliche renali, tra i dolori più acuti e improvvisi in medicina. Il Dottor Andrea Conti, urologo presso l’Unità Operativa di Urologia dell’IRCCS Ospedale “Galeazzi – Sant’Ambrogio” di Milano, ha spiegato a GruppoSandonato.it qual è il sintomo più tipico che permette di riconoscere un attacco in corso.
Il sintomo più tipico
Secondo il Dottor Conti il segnale più evidente che indica la presenza di calcoli renali è un dolore intenso e improvviso nella parte bassa della schiena (“quella lombare inferiore, solitamente monolaterale” spiega l’esperto) quindi localizzato su un solo lato. Questo dolore si irradia verso l’addome inferiore e la zona inguinale, diventando via via più acuto. A differenza di altri disturbi, la colica renale non migliora cambiando posizione: non esiste una postura che possa alleviare davvero il fastidio. In fase iniziale il dolore può essere gestito con paracetamolo, ma se non diminuisce è consigliabile passare a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). È sempre raccomandata, però, una visita medica tempestiva, soprattutto in presenza di sintomi persistenti o complicazioni.
Altri segnali da non sottovalutare
Oltre al dolore lombare irradiato ci sono altri segnali che possono far sospettare un attacco di calcolosi renale. In particolare, la comparsa di sangue nelle urine, la necessità frequente di urinare, la sensazione di bruciore durante la minzione e, nei casi più gravi, la comparsa di febbre sono tutti campanelli d’allarme. Questi sintomi indicano che il calcolo potrebbe aver causato un’infiammazione o un’ostruzione. In tali situazioni è fondamentale evitare l’autodiagnosi e rivolgersi quanto prima a un Pronto Soccorso. È importante anche sapere che durante una colica è sconsigliato bere molta acqua: aumentare l’idratazione può peggiorare la dilatazione delle vie urinarie e intensificare il dolore.
Cause, rimedi e prevenzioni
Tra le principali cause dei calcoli renali ci sono la scarsa idratazione, una dieta ricca di sale, proteine e calcio, il sovrappeso, alcune patologie metaboliche e la predisposizione genetica. In estate il rischio aumenta a causa della perdita di liquidi con il sudore, motivo per cui è fondamentale bere almeno due litri d’acqua al giorno. Quando necessario si ricorre a esami più precisi come la TAC, utile per valutare la densità e la posizione dei calcoli. In base alla composizione (ossalato, fosfato, acido urico, cistina o struvite), sarà lo specialista a indicare la strategia terapeutica più adatta, che può variare dal semplice monitoraggio all’intervento chirurgico.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.