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Martedì 12 Marzo
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Cancro, sperimentato un vaccino in grado di abbattere le difese che i tumori mettono in atto

Questo traguardo è stato raggiunto grazie allo studio condotto e coordinato dal Dana-Farber Cancer Institute e dalla Harvard Medical School di Boston

Cancro, sperimentato un vaccino in grado di abbattere le difese che i tumori mettono in atto
Vaccino anti-cancro, è davvero possibile? (foto Pixabay)

Potrebbe essere la volta buona per mettere a punto un nuovo vaccino in grado proteggere il sistema immunitario

Attualmente testato su scimmie e topi, il nuovo vaccino anti-cancro accende una speranza nella lotta contro i tumori. La terapia risponde positivamente sugli animali malati bloccando le difese messe in atto dalle cellule non sane per proteggersi dagli attacchi del sistema immunitario. Potrebbe essere la volta buona per mettere a punto un vaccino universale capace di sconfiggere un male che ha la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell’organismo alterandone la struttura e il funzionamento? Sarà finalmente possibile guarire in via del tutto definitiva dal tumore, senza dover ricorrere a cicli di chemio e a percorsi dolorosi?

Lo studio

La nuova scoperta fa ben sperare nell’arrivo di un vaccino universale anti-cancro. I test, attualmente condotti solo su scimmie e roditori, stanno rispondendo positivamente. I risultati, pubblicati sulla rivista americana Nature, dimostrano come la terapia attaccando gli antigeni delle cellule tumorali (nello specifico le proteine MICA e MICB) sia in grado di procurare una pronta reazione del sistema immunitario. La maggior parte dei vaccini anti-cancro messi a punto finora non hanno avuto una valenza universale.

Le proprietà del nuovo vaccino

Altri vaccini sperimentati in passato non hanno prodotto effetti sulle cellule tumorali che prontamente riuscivano a sfuggire agli attacchi del sistema immunitario, modificandosi o mascherandosi, in maniera tale da non farsi riconoscere. Il nuovo vaccino anti-cancro, invece, è capace di superare le diverse variazioni che si presentano in ogni paziente, evitando la rottura, la neutralizzazione e la dispersione delle proteine MICA e MICB. In tal senso, il siero promuove l’attivazione delle cellule T e NK del sistema immunitario, favorendo così una reazione del corpo.

Nuovo vaccino anti-cancro: una speranza in più?

Lo studio condotto e coordinato dal Dana-Farber Cancer Institute e dalla Harvard Medical School di Boston, ha raggiunto un traguardo molto importante e mai ottenuto finora. Tuttavia, merita ancora di essere approfondito con nuove sperimentazioni da avviare anche sull’uomo, in modo da poter avere una conferma dell’efficacia dimostrata sugli animali e nello specifico sui roditori e sugli esemplari di macaco rhesus. Ottimi modelli per studiare le malattie umane, sono stati accuratamente selezionati perché l’organizzazione del DNA e l’espressione dei geni è molto simile a quella dell’uomo. La speranza è che tali risultati possano verificarsi anche su più persone sottoposte a sperimentazione. Un’altra buona notizia è che la terapia non pare abbia effetti collaterali.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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