La pandemia in India e Cina, la guerra in Ucraina e la corsa all’accaparramento stanno causando una penuria di farmaci preoccupante
Secondo l’Aifa sarebbero circa tremila i farmaci che al momento risulterebbero carenti. La stessa Agenzia Italiana del Farmaco ha lanciato l’allarme poiché mancherebbero perfino alcuni farmaci salvavita importanti dagli antiepilettici agli antipertensivi. Per questa ragione le farmacie stanno lavorando alacremente per produrre farmaci galenici.
I fattori che hanno scatenato la penuria di farmaci
Il vero allarme riguarda soprattutto i farmaci per curare l’influenza che in questo periodo sta raggiungendo il picco. La carenza di farmaci sarebbe determinata da un insieme di fattori fra i quali, non solo il picco della stagione influenzale, ma anche per l’aumento delle infezioni respiratorie che hanno fatto aumentare improvvisamente la domanda. Anche il fatto che molti italiani stanno facendo incetta di farmaci a scopo precauzionale per aumentare le scorte in casa, sta facendo venire meno l’offerta dei farmaci.
Le altre cause della carenza
A tutto questo si aggiunge anche la difficoltà della produzione di alcuni principi attivi. Come ha spiegato Roberto Tobia di Federfarma, alcuni di questi farmaci provengono dall’India o dalla Cina. Si tratta di paesi che hanno rallentato la produzione a causa della pandemia. Anche la guerra fra Ucraina e Russia sta contribuendo alla carenza di materie prime. In alcune regioni italiane è quasi impossibile trovare farmaci a base di Ibuprofene e negli ultimi giorni è stata segnalata anche la carenza di paracetamolo. …
Le possibili alternative
L’unica alternativa per molti italiani è quella di fare ricorso ai farmaci equivalenti. Le farmacie stanno ricevendo in questi giorni tante chiamate da parte dei pazienti disorientati non riescono a trovare i farmaci prescritti dal medico. Una delle soluzioni che potrebbe rallentare l’impatto della carezza di farmaci è quella di far tornare i farmacisti a fare il loro mestiere attraverso i preparati galenici. Bisogna anche evitare la cosiddetta psicosi delle scorte che ha indotto tanti italiani a fare incetta di farmaci anche senza averne un urgente bisogno.
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