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Coronavirus, le regioni italiane che rischiano la zona arancione e rossa. I dati Agenas

L'Italia è quasi tutta arancione per la diffusione del contagio da coronavirus, ecco cosa sta succedendo in base ai dati Agenas

Coronavirus, le regioni italiane che rischiano la zona arancione e rossa. I dati Agenas
Foto PixaBay

Ecco le nuove regioni italiane che stanno per passare in zona arancione e rossa: i dati Agenas sul coronavirus

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e l’avvento della variante Omicron ha provocato nel nostro Paese (e non solo) un nuovo aumento dei casi Covid-19: la mutazione rilevata in Sudafrica è molto meno letale rispetto alla precedente Delta (britannica), tuttavia ha un tasso di contagiosità più alto e tale da scatenare la quarta ondata del virus. I giorni che stiamo vivendo sono tra l’altro quelli del picco di contagi, situazione che ha causato un nuovo peggioramento dei dati sui ricoveri in ospedale e, inevitabilmente, la retrocessione di alcune regioni in zona arancione o rossa. Vediamo quali sono i territori che rischiano di più, stando ai dati Agenas.

Le regioni a rischio zona arancione e rossa

Stando ai dati regionali solamente tre regioni italiane resistono ancora in zona bianca: Basilicata, Molise e Umbria (quest’ultima però rischia la zona gialla). A rischiare maggiormente sono Valle d’Aosta e Calabria, entrambe vicine al superamento della soglia ospedaliera con il conseguente passaggio dalla zona arancione a quella rossa. Meno seria, ma pur sempre da monitorare, la situazione di Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia, prossime alla zona arancione così come il Lazio. Curioso invece lo scenario della Liguria che, in base ai numeri di occupazione in area medica e in terapia intensiva, potrebbe passare direttamente dal giallo (dove passano invece Puglia e Sardegna) al rosso. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, con l’avvicinamento al weekend.

Novità sulle restrizioni?

Nonostante l’Italia stia diventando quasi tutta arancione (con restrizioni o lockdown per i non vaccinati), il Governo, i Presidenti Regionali e le autorità scientifiche sono d’accordo su una novità importante: l’applicazione di restrizioni per tutti solamente in zona rossa. Il picco di contagi da variante Omicron sta per essere smaltito e il nostro Paese è vicino all’immunità di gregge, scenario che renderebbe dunque “superato” il sistema di divisione nazionale in fasce di colori e che potrebbe avvicinare la fase endemica del virus.

Coronavirus, il bollettino in Italia di lunedì 24 gennaio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 77.696 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 138.860. I tamponi effettuati sono 519.293, contro i 933.384 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 15% (ieri era 14,9%). Sono 352 i morti (compreso qualche riconteggio), stabili invece le terapie intensive. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 24 gennaio.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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