Coronavirus, scuole aperte anche nel weekend e in estate: ecco la clamorosa idea del Premier Draghi
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e la comparsa delle nuove varianti sul nostro territorio preoccupa non poco il Governo e, soprattutto, tutta la popolazione. Tra i settori che fanno fatica a ripartire c’è la scuola, “salvata” dalla didattica a distanza da un anno a questa parte ma che, nonostante l’ok alla ripresa delle lezioni in presenza dell’ex Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, non “trova pace”. Il neo Presidente del Consiglio Mario Draghi è dunque chiamato a trovare una soluzione alla faccenda e, come riportato da OrizzonteScuola.it, sembrerebbe propenso ad un “provvedimento” shock. Poche ore fa, a margine del suo discorso in Senato, Draghi ha ipotizzato un allungamento del calendario scolastico per recuperare le ore di lezioni in presenza (specialmente in alcune aree, soprattutto del Sud Italia) a causa della pandemia. LE ALTRE INTENZIONI DI DRAGHI PER AFFRONTARE IL CORONAVIRUS
L’intenzione di Mario Draghi
“Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale – ha annunciato Draghi – anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”. Questo, se si pensa strettamente al recupero delle lezioni, lascerebbe pensare che si potrebbe andare a scuola anche nei weekend o addirittura in estate, il che potrebbe scioccare sia gli studenti (che si troverebbero a dover frequentare le lezioni in presenza in un periodo particolare dell’anno) sia le famiglie e il personale scolastico. Va però detto che le singole Regioni hanno la facoltà di confermare questa eventuale decisione del Premier Draghi o modificarla a seconda di vari fattori. LOCKDOWN DI DUE SETTIMANE O “STOP AND GO” NEL 2021? GLI SCENARI
Le varianti preoccupano le regioni: rischio chiusura delle scuole in tutta Italia? Ecco i dettagli
In questa fase le Regioni sono preoccupare dalle varianti del coronavirus, che stanno circolando in Italia. E’ soprattutto quella inglese che preoccupa di più, perché sembra avere un grado di diffusione più elevato. E per le scuole? Come sta pensando di comportarsi il nuovo dìgoverno? Al momento non c’è correlazione scientifica tra l’aumento dei contagi in classe e le varianti. Nelle ultime settimane però sono cresciuti i focolai all’interno delle scuole. I contagi hanno interessato soprattutto i docenti, come riporta OrizzonteScuola.it. ECCO LE REGIONI A RISCHIO CAMBIO COLORE
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Come si stanno muovendo ora le regioni?
In questo momento la priorità è quella di mettere in sicurezza i docenti ed il personale scolastico fragile attraverso le vaccinazioni. Le Regioni si stanno muovendo però in maniera diversa. La situazione è da monitorare in Lombardia e soprattutto in Umbria e Abruzzo. Proprio in Abruzzo fino al 21 febbraio gli studenti delle scuole superiori sono in didattica digitale. Chiusi anche tutti gli istituti in Alto Adige fino al 28 febbraio. In queste due regioni infatti sono state applicate misure più restrittive.
Quando la decisione?
Le scuole devono avere la priorità sull’apertura, ma ora sembrerebbe essere molto rischioso. Probabilmente nel corso dei prossimi giorni verrà presa una decisione, anche in base al nuovo bollettino settimanale del ministero della salute, in programma per venerdì.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.
