Coronavirus, terza dose per tutti? “In tal caso apriremo hub vaccinali nelle metro…”. Le parole di D’Amato
Il ciclo vaccinale deve essere ancora completato da tutti gli italiani, ma già si parla da tempo di terza dose. Per il momento ancora non ci sono comunicazioni ufficiali da parte dell’Ema, che ha comunicato che i dati al momento ancora non sono sufficienti. Chi si è vaccinato lo scorso gennaio a breve potrebbe essere chiamato a fare una terza dose, se sarà autorizzata. Vediamo di seguito quali sono le parole dell’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. Leggi anche: Coronavirus, nuovo chiarimento del Governo sul Green Pass: tutti i dettagli
Le parole di D’Amato
Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità del Lazio ha parlato della terza dose del vaccino. Se in autunno interesserà tutti, apriremo hub vaccinali anche nelle stazioni metro. Termini, Tiburtina, Anagnina, Rebibbia, noi siamo pronti’. E’ quanto ha riferito in una intervista a La Repubblica. D’Amato ha parlato anche dei numeri. Sono il 73% i cittadini laziali vaccinati e con le prenotazioni già effettuate si salirà oltre l’80% per la fine di agosto. Sono state somministrare 7,4 milioni di dosi finora, come riporta Sky. Leggi anche Coronavirus, protocollo sicurezza tamponi: raggiunto l’accordo per gli insegnanti non vaccinati
Il timore di una quarta ondata
Il timore di una quarta ondata di contagi spaventa e D’Amato in questo caso avverte di tener sempre alta la guardia: C’è stato un incremento dei casi legato all’abbassamento dei livelli di attenzione, ma non siamo preoccupati. Gli ultimi numeri sono buoni, cala la pressione sui reparti di Malattie infettive e in terapia intensiva. Il Lazio poteva finire in zona gialla, ma non è successo“. Leggi anche Coronavirus, testato il nuovo vaccino contro le varianti: sarà in formato spray nasale
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Il sistema degli hub
D’Amato chiarisce che se la terza dove interesserà il totale della popolazione dai 12 anni in su, verrà potenziato il sistema degli hib vaccinali con le metro. Saranno centrali i medici di famiglia e i pediatri, così come le farmacie. Per gli over 50 verrà offertogratuitamente lo screening oncologico del colon e del retto con un esame delle feci e verranno coinvolte sempre le farmacie.
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