In Italia circolazione del virus ancora alta
Il coronavirus continua continua ad interessare l’Italia e anche altri paesi nel mondo ma, alla luce dei dati nettamente migliori rispetto agli scorsi mesi, il Governo ha già provveduto ad allentare le restrizioni in modo da consentire alla popolazione di essere più libera e affrontare la vita quasi in normalità, ormai diventata sconosciuta a causa di mascherine e restrizioni. Tra questi allentamenti c’è anche il Green Pass, il “certificato verde” che da due anni a questa parte sta regolando la circolazione di chi si trova nel territorio italiano. Proprio questo certificato dal 1° maggio è caduto e resta obbligatorio soltanto in alcuni casi. Attenzione però, come ci ricordano molti virologi, il virus non è affatto passato e tuttora preoccupano alcune varianti, come la Omicron 4 e 5. Vediamo tutti i dettagli di seguito. Leggi anche: GREEN PASS, ESTESA LA VALIDITA’, ECCO COSA CAMBIA
Omicron 4 e 5, sale la preoccupazione
Le due mutazioni BA.4 e BA.5, comparse in Sudafrica, non solo sarebbero ancora più contagiose delle precedenti, ma si osserverebbe anche una differenziazione della sintomatologia che appunto cambia rispetto ai casi precedenti. Stando a quanto si legge su tg24.sky.it, quella più frequente include naso che cola, stanchezza, ma anche dolori a stomaco e addome, all’orecchio e vertigini. Inoltre, anche il virologo Pregliasco ricorda che i sintomi attaccano meno i polmoni ma di più le vie respiratorie. Di seguito vediamo come tali sottovarianti si differenziano dalle precedenti. Leggi anche: EPATITE NEI BAMBINI, SINTOMI DA RICONOSCERE E CASI DA SEGNALARE. LE PAROLE DI BASSETTI
Attenzione a questi sintomi
Tosse e febbre erano i classici sintomi che conoscevamo finora, oltre al mal di gola. Adesso però sembrano essere naso che cola e stanchezza. Inoltre, le due sottovarianti porterebbero anche dolori a stomaco e addome, male all’orecchio. Sarebbero anche in grado di bucare l’immunità prodotta dopo un’infezione con Omicron BA.1, soprattutto nelle persone non vaccinate. Queste due sottovarianti al momento riguardano principalmente il sud Africa ma sarebbero comparse anche in Europa, dove si contano circa 200 casi. In Italia, a oggi, sarebbero meno di 10 i pazienti infettati dalla variante BA.4 mentre BA.5 non è stata ancora rilevata. Leggi anche: PENSIONE DI REVERSIBILITA’, SI ALLARGA LA PLATEA DEI BENEFICIARI
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Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.
