Covid, Sileri: ‘Con il calo dei contagi le regole andrebbero riviste’. Le parole del sottosegretario alla Salute
Il sottosegretario alla Salute Sileri ha parlato dell’andamento dei contagi. Le regole relative all’utilizzo del Green pass potrebbero subire delle rimodulazioni, a seconda dell’andamento dei contagi. Sileri è intervenuto a ‘Timeline’ in onda su Sky TG24. Ad esempio potrebbero essere riviste le regole di ingresso alle attività commerciali per le quali ora sarebbe obbligatorio presentare il Green Pass.
I casi caleranno?
Un calo dei casi è già iniziato nel Regno Unito e secondo Sileri questo significa che hanno passato la parte più brutta. La stessa cosa accadrà anche in Italia. In alcune Regioni come la Lombardia si stanno già verificando meno contagi e questo determinerà la necessità di una rimodulazione e un adattamento delle regole con la nuova situazione. La linea viene dettata dalla circolazione del virus. Per il momento sembra che la variante Omicron si diffonda più rapidamente, ma sia meno aggressiva.
Verso una fase endemica?
Probabilmente ci stiamo portando verso la fase endemica, ma il futuro per i vaccinati sarà sicuramente più sicuro rispetto ai non vaccinati, ha ribadito il sottosegretario alla Salute. Questo determinerà un alleggerimento progressivo di quelle che sono le eventuali restrizioni che stiamo vivendo. Sileri poi ha anche parlato dei dati, secondo lui il report quotidiano deve continuare ad essere diffuso, ma è importante la forma con la quale si presenta. L’analisi dei dati deve essere accurata, ma anche la trasmissione.
Il calo degli interventi chirurgici
Sileri ha parlato anche del calo degli interventi chirurgici. Recentemente la Società italiana di chirurgia (Sic) aveva lanciato un allarme proprio sulla riduzione degli interventi chirurgici, spiegando che spesso non è possibile operare neanche i pazienti con tumore perché non si ha la disponibilità del posto di terapia intensiva nel postoperatorio. Sileri ha annunciato che sono stati stanziati 500 milioni di euro per il recupero delle liste d’attesa, prevalentemente per l’area ambulatoriale e in parte per i ricoveri.
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